Saint-Denis, Hollande: "Queste azioni sono la prova che siamo in guerra"

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Di Euronews
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Il presidente francese davanti ai sindaci: "La Francia resterà sempre la stessa, un Paese di libertà, e non cederà alla paura". Armi per la polizia municipale e grande coalizione contro l'Isis.

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La Francia resterà sempre la stessa, un Paese di libertà, e non cederà alla paura. È questo il messaggio di François Hollande ai terroristi. Il presidente della Repubblica francese ha parlato alla conferenza dei sindaci a Parigi dopo la fine dell’operazione delle forze di sicurezza a Saint-Denis: “Le azioni di oggi confermano ancora una volta che siamo in guerra. Ed è una battaglia contro un terrorismo che ha voluto lui stesso dichiararci guerra”, ha detto.

Lato sicurezza interna, Hollande annuncia che i poliziotti della municipale francese saranno dotati di armi in precedenza riservate alla polizia nazionale. A livello internazionale, invece, il presidente francese torna a invocare una grande coalizione per distruggere il sedicente Stato islamico.

“Le operazioni militari in Siria sono state intensificate”, ha sottolineato. “La portaerei Charles De Gaulle ha appena salpato. Ci permetterà di triplicare, nel Mediterrano orientale, la nostra capacità di condurre attacchi. Ho chiesto alla comunità internazionale di fare la propria parte in quella che non potrà che essere un’impresa comune: annientare l’Isis”, dice.

A chi vorrebbe costruire muri e trasformare l’Europa in una fortezza, però, Hollande risponde: “Qualcuno ha voluto stabilire un legame tra l’afflusso di rifugiati venuti dal Medio Oriente e la minaccia terrorista. Questo legame c‘è perché gli abitanti di intere zone dell’Iraq e della Siria scappano. E scappano proprio perché sono tormentati da quelle stesse persone che oggi ci attaccano“, conclude. Al termine del discorso del presidente, i sindaci francesi hanno intonato la Marsigliese in ricordo delle vittime degli attacchi di Parigi.

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