La giovane ricercatrice di Venezia è l'unica vittima italiana degli attacchi terroristici
Fiori e candele lasciate da semplici cittadini ai luoghi degli attentati sono anche per Valeria Solesin .
È ormai confermata la morte della giovane ricercatrice veneziana. Il console italiano ha riscontrato la corrispondenza degli elementi di identificazione forniti dalla famigia su una delle salme ricomposte all’Istituto di medicina legale di Parigi.
Manca solo il riconoscimento formale dei parenti, che sarà autorizzato dopo l’autopsia.
Restano senza nome poco più di 20 vittime, dice il premier francese Manuel Valls:
Questo tempo di attesa è insopportabile per chi ha perso qualcuno, il dolore è incommensurabile, ha detto il capo del governo, che ha incontrato le famiglie ed ha assicurato loro l’abbraccio della nazione.
Dai social è partito un commosso necrologio planetario da cui abbiamo scelto qualche volto.
Sfilano le foto di Mary e Mathias, coppia francese di Metz, morti al Bataclan,Pierre Innocenti, proprietario di uno dei ristoranti assaliti,
Nick Alexander , ragazzo inglese che lavorava per il Bataclan
E Valeria Solesin, per la quale è arrivato anche il ricordo di Gino Strada e di Emergency, che la vide per molto tempo fra i suoi volontari.
Poi il violinista algerino Kheireddine Sahbi e due sorelle di origine tunisina, Oda et Alima Sahadi, che erano andate a Parigi per partecipare a una festa di compleanno.