Doping. Russia si difende: non esiste sistema dopaggio di Stato

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Di Andrea Neri
Doping. Russia si difende: non esiste sistema dopaggio di Stato

La difesa della Russia appare come un topolino di fronte alle mastodontiche accuse dell’Agenzia Mondiale Antidoping. Non esiste un sistema di Stato che preveda il dopaggio degli atleti è stata la reazione di

Mosca. Vitaly Mutko, Ministro russo per lo Sport: “Il doping non è soltanto un problema della Russia. La Russia non dovrebbe essere additata. È stato un problema in passato e sappiamo che tutti i Paesi lottano contro il doping così come noi facciamo e continueremo a fare. Abbiamo creato un serio sistema di contrasto al doping. Squalifichiamo circa il 2% degli atleti ogni anno come fanno altri Paesi” ha concluso il Ministro.

L’Agenzia Mondiale Antidoping ha pubblicato un rapporto esplosivo che raccomanda la sospensione della Russia da ogni competizione sportiva internazionale, compresi i giochi di Rio de Janeiro del prossimo anno, in virtù di un sistema generalizzato di dopaggio degli atleti che, secondo gli esperti, non sarebbe potuto esistere senza la connivenza del governo e delle autorità.