Bashar al-Assad a Mosca per una visita di Stato a sorpresa. È la prima dal 2011

Visita-lampo del presidente siriano Bashar al Assad Mosca per un incontro con il suo omologo Vladimir Putin per discutere della situazione in Siria. La notizia e le relative immagini però sono state date molto tardi.
È il primo viaggio dal 2011 e giunge dopo la firma fra Washington e Mosca di un memorandum di intesa per evitare scontri nello spazio aereo siriano nel condurre i loro raid aerei contro i gruppi estremisti.
E intanto i media turchi parlano di una strategia per permettere ad Assad un’onorevole uscita di scena con mediazione della Nato. Sei mesi e poi il presidente siriano dovrebbe farsi da parte. La notizia è smentita dall’Alleanza Atantica, ma la stampa turca arriva a rilanciare e afferma che Mosca starebbe cercando un luogo sicuro per Assad e la sua famiglia, ma che non sarebbe disposta ad ospitarli per non creare ulteriori tensioni con le potenze occidentali.
Intanto l’osservatorio per i diritti umani siriano rilancia: i jet russi hanno ucciso 370 persone, di cui 127 civili, compresi 36 bambini e 34 donne. Le altre 243 vittime sarebbero combattenti di diversi gruppi: Isis, al-Nusra (la branca siriana di Al-Qaida), ma anche i ribelli anti Assad e quelli di altre fazioni islamiche.