Il movimento anti-Islam e anti-immigrazione Pegida è tornato a riempire il centro di Dresda – con 20.000 manifestanti – sfruttando il malcontento in
Il movimento anti-Islam e anti-immigrazione Pegida è tornato a riempire il centro di Dresda – con 20.000 manifestanti – sfruttando il malcontento in aumento in Germania sulla questione rifugiati. Un anno dopo la nascita di Pegida, il discorso è diventato più radicale: in piazza viene esaltato il premier ungherese Orban che chiude le frontiere ai migranti e la cancelliera Angela Merkel viene definita “regina dei trafficanti” dai sedicenti “Europei patriottici contro l’islamizzazione dell’Occidente”.
Ma Dresda ha anche un altro volto, quello di chi respinge l’estremismo.Tredicimila persone hanno partecipato a diverse contro-manifestazioni. “Diffondere nel mondo l’immagine che Dresda sia una città nazista è scandaloso”, afferma una manifestante anti-Pegida. “Avremmo dovuto protestare molto prima e in tanti”.
Le manifestazioni si sono svolte in una clima di tensione dopo l’aggressione a una candidata sindaco di Colonia, impegnata nell’accoglienza dei rifugiati, poi vincitrice delle elezioni. Le contro-proteste hanno raggiunto il raduno di Pegida, dove la polizia era dispiegata in modo massiccio per impedire scontri.