Siria: Putin rassicura i sauditi, nessuna intenzione di rafforzare l'Iran

La Russia gioca la carta della trasparenza, per rispondere alle accuse occidentali: questi video, secondo il Ministero della Difesa di Mosca, mostrano attacchi a strutture dell’Isis nelle ultime 24 ore, tra le province di Hama e di Latakia.
Informazione, e diplomazia: Vladimir Putin ha incontrato una delegazione saudita, guidata dal Ministro della Difesa del regno hashemita, grande alleato di Washington e rivale dell’Iran. Ai sauditi, Putin ha assicurato che lo scopo del suo intervento in Siria non è rafforzare l’Iran. Putin lo ha poi confermato in un’intervista, lo scopo è sostenere Assad per favorire una soluzione diplomatica: “La fase attiva del nostro lavoro in Siria si limita al tempo delle controffensive dell’esercito siriano. Il nostro scopo è stabilizzare il governo legittimo e creare le condizioni per un compromesso politico”.
Il giornalista gli ha chiesto se sono previste anche operazioni di terra, da parte russa.
“No – risponde il presidente russo -, non c‘è nessun piano per questo, e i nostri amici siriani lo sanno”.
Appoggiato dai caccia russi, che nella sola giornata di ieri hanno effettuato più di sessanta uscite, l’esercito siriano avanza nelle zone settentrionali controllate dai ribelli. Secondo Washington, ad approfittare dell’indebolimento dei ribelli anti-Assad è anche l’Isis, ormai alle porte di Aleppo.