Correre ai ripari contro la violenza legata alle armi da fuoco. Quella che per anni è rimasta una promessa gridata al vento da parte del Presidente
Correre ai ripari contro la violenza legata alle armi da fuoco. Quella che per anni è rimasta una promessa gridata al vento da parte del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, diventa la scommessa della candidata democratica alla Casa Bianca Hillary Clinton. Se sarà eletta prenderà misure radicali per arginare la deriva legata all’uso della armi da fuoco., ha detto Clinton:
“Questa epidemia di violenza che si diffonde con le pistole non ha nessun limite. Quante persone devono ancora morire prima che agiamo, assieme, come Nazione?” ha detto Clinton durante un comizio elettorale a Manchester, nello New Hampshire.
A pochi giorni dall’ennesima strage, quella in un college dell’Oregon (10 le vittime), Clinton delinea i contorni di una possibile riforma che prevederebbe controlli incrociati e verifiche a ritroso su chi acquista armi da fuoco non solo presso i rivenditori ma anche nelle fiere. Una battaglia che avrà come antagonista la National Rifle Association (Nra), lobby delle armi che finora ha bloccato ogni tentativo di cambiare lo status quo.