Sono 9 le vittime dell’ultimo massacro in ordine di tempo in un college statunitense. La dinamica è simile a quella di tante altre stragi. Con
Sono 9 le vittime dell’ultimo massacro in ordine di tempo in un college statunitense.
La dinamica è simile a quella di tante altre stragi. Con un’irruzione armato di fucile un ragazzo sui vent’anni è entrato nella facoltà di scienze di un’ università di Roseburg, nell’Oregon e ha aperto il fuoco. Nove persone uccise, sette ferite di cui 3 versano in gravi condizioni. Saranno poi le forze di sicurezza a colpire a morte l’assalitore.
Una nuova violenza che ha spinto un Barack Obama affranto a chiedere il sostegno di tutti per cambiare le leggi sulle armi.
“È quasi diventato tutto una routine – ha detto il presidente statunitense – Il racconto dell’accaduto e la mia reazione da questo palco, sono diventati una routine. I nostri commenti i giorni successivi lo sono. Siamo diventati insensibili. Ma non è possibile che sia così facile per qualcuno che vuole fare del male recuperare un fucile”.
Secondo le prime informazioni il killer, che era in possesso di 3 pistole e un fucile, avrebbe espresso le sue intenzioni sui social network, fino annunciare nei dettagli il suo piano.
Arrivato in università l’assalitore sarebbe poi entrato nella classe chiedendo ai presenti di alzarsi e dichiarare la propria religione, prima di sparare. Non è chiaro però chi fossero gli obiettivi del suo attacco.