No al razzismo e SOS a Bruxelles. Berlino: "Indegne le violenze di Haidenau"

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Di Diego Giuliani
No al razzismo e SOS a Bruxelles. Berlino: "Indegne le violenze di Haidenau"

La polizia presidia il centro che al momento accoglie i migranti e la politica tedesca alza la voce.

Ad aprire le danze dei commenti politici un’intervista rilasciata al Bild am Sonntag dal Ministro degli interni Thomas de Maizière, che è poi in giornata è tornato a esprimersi davanti alle telecamere.

Tolleranza zero contro il razzismo, accoglienza e trattamento dignitosi per tutti, ma anche un più deciso intervento delle istituzioni europee, le parole d’ordine che si levano da Berlino dopo il secondo giorno di scontri fra militanti di estrema destra e polizia, davanti a un centro d’accoglienza per migranti a Haidenau, non lontano da Dresda.

Dura la condanna anche dei vertici del Land della Sassonia, che hanno annunciato una linea dura per evitare il ripetersi di simili episodi.

Per il governo è poi tornato a esprimersi il Ministro degli interni Thomas de Maiziére, che ha sollecitato Bruxelles a identificare una serie di paesi considerati “sicuri”, sia in Europa che all’interno dello stesso continente africano, chiamati ad accogliere i migranti e ad alleggerire così un flusso di arrivi, che in Germania si prevede quest’anno quadruplicato rispetto al precedente, per un totale di circa 800.000 persone.

All’opposizione che gli rimprovera una politica incerta sulla questione dei migranti, il governo di Angela Merkel replica inviando oggi il vice-cancelliere Gabriel proprio sul fronte caldo di Haidenau. Una visita che su Twitter viene però da molti giudicata opportunistica e tardiva.