La sezione antiterrorismo della procura di Parigi indaga sull’attacco avvenuto sul treno partito da Amsterdam e diretto nella capitale francese. Un
La sezione antiterrorismo della procura di Parigi indaga sull’attacco avvenuto sul treno partito da Amsterdam e diretto nella capitale francese. Un uomo armato di kalashnikov ha aperto il fuoco ferendo tre persone. Secondo le prime indagini, si tratta di un 26enne di nazionalità o origine marocchina salito sul treno a Bruxelles.
La polizia lo ha arrestato alla stazione di Arras dove il convoglio è stato deviato. L’uomo era già noto all’autorità giudiziaria spagnola, avrebbe vissuto in Spagna un anno fino al 2014 e, prima di andare in Francia, si sarebbe recato in Siria.
La strage è stata evitata grazie all’intervento di tre americani – due soldati e uno studente – e un britannico che hanno bloccato l’attentatore. “È un sollievo sapere che nessuno è stato ucciso, poteva essere una vera carneficina, su questo non ci sono dubbi”, commenta il britannico Chris Norman.
“Sono solo uno studente all’ultimo anno di college, ero partito per andare a trovare i miei amici, nel mio primo viaggio in Europa abbiamo fermato un terrorista, sembra una cosa folle”, dice Anthony Sadler.
L’attentatore era noto anche ai servizi segreti francesi, era stato oggetto di una “scheda di segnalazione” ha detto il ministro dell’interno Bernard Cazeneuve. Oltre al kalashnikov, aveva una pistola automatica e nove caricatori. Francia e Belgio collaborano alle indagini: per il premier belga si tratta di un “attacco terroristico”.