In Thailandia si celebrano i primi funerali delle vittime dell’attentato di lunedì, che ha ucciso venti persone, secondo l’ultimo bilancio
In Thailandia si celebrano i primi funerali delle vittime dell’attentato di lunedì, che ha ucciso venti persone, secondo l’ultimo bilancio ufficiale.
Un’ottantina i feriti, di cui dodici tuttora in condizioni critiche.
L’inchiesta intanto si indirizza verso l’estero: una corte penale di Bangkok ha emesso un mandato d’arresto internazionale per l’uomo, con ogni probabilità straniero, ripreso dalle telecamere di sicurezza mentre deponeva uno zaino su una panchina, proprio nel luogo dell’esplosione.
L’uomo è stato indicato anche da alcuni testimoni che l’avrebbero sentito parlare una lingua straniera, non l’inglese. Nell’indicare la probabile etnia, il capo della polizia ha usato un termine thailandese che indica i musulmani di carnagione chiara provenienti dal Medio Oriente, o dall’Asia centro-meridionale.
Ricercati anche altri due individui, sospettati di aver aiutato l’esecutore materiale dell’attentato.