È vivo il ricordo delle 69 vittime di Anders Behring Breivik
Quattro anni dopo la strage, Utoya torna ad ospitare il campo estivo dei giovani laburisti norvegesi.
Il 22 luglio 2011, Anders Behring Breivik sparò all’impazzata sugli ospiti dell’isola uccidendone sessantanove. L’estremista di destra era accecato dall’odio verso una comunità aperta all’accoglienza degli immigrati. Poche ore prima Breivik aveva causato la morte di altre 8 persone, piazzando bombe a Oslo.
Chi ha deciso di tornare a Utoya è molto motivato.
“Io sono impegnato da tanti anni – afferma Andreas Brandt -, ma l’attacco del 2011 è stato come uno schiaffo in faccia talmente pesante che ora dobbiamo fare qualcosa. Credo tutti pensino che dobbiamo fare qualcosa.”
Secondo i promotori dell’incontro, la nuova Utoya dovrà essere un posto per ricordare e per coltivare l’attivismo. Sull’isola si ritrovano circa 1000 ragazzi per discutere di politica, ma anche cantare e condividere momenti semplici.
Breivik è stato condannato a 21 anni di carcere, il massimo previsto dalle leggi norvegesi.