E’ la resa dei conti in Syriza, il partito di sinistra al governo in Grecia. L’adozione del piano di salvataggio dei creditori internazionali ha
E’ la resa dei conti in Syriza, il partito di sinistra al governo in Grecia. L’adozione del piano di salvataggio dei creditori internazionali ha diviso la formazione politica e il primo ministro Tsipras intende risolvere in un modo o nell’altro la frattura. Al comitato centrale in corso ad Atene, Tsipras ha proposto un congresso a settembre o, in alternativa, un referendum interno da fare subito, cioè domenica prossima.
“Il primo governo davvero di sinistra in Europa dopo la Seconda guerra mondiale – ha detto il Primo ministro – o sarà sostenuto dai deputati di sinistra o cadrà per mano degli stessi deputati che pensano che il governo non sia più di sinistra”.
Al termine del laborioso negoziato con l’Unione europea, diversi esponenti di Syiriza hanno preso le distanze dalla linea del partito, dimettendosi dalla carica di ministro oppure votando contro in Parlamento.
Il governo greco spera di concludere il negoziato per il terzo piano di salvataggio da 86 miliardi di euro entro il 20 agosto, quando Atene dovrà rimborsare un grosso prestito alla Banca centrale europea.