Francia: tregua governo-allevatori, Valls "interverremo sui prezzi"

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Dopo quattro notti di blocchi stradali gli allevatori francesi dichiarano tregua al governo. Il piano d’emergenza annunciato a Parigi ha spinto una

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Dopo quattro notti di blocchi stradali gli allevatori francesi dichiarano tregua al governo. Il piano d’emergenza annunciato a Parigi ha spinto una parte dei manifestanti, in particolare in Normandia e Bretagna, a sospendere i blocchi stradali che resistono solo nel centro del Paese, nell’area di Lione.

La proposta dell’esecutivo si basa su sei priorità tra cui ci sono la questione dei prezzi – gli allevatori lamentano che sono troppo bassi – e il miglioramento della competitività della filiera.

“Il nostro obiettivo non è quello di protestare solo per il gusto di farlo. Facciamo questo per ottenere qualcosa – dice Dominique Despras, rappresentante della categoria nel dipartimento del Rodano – Penso che questo governo abbia preso coscienza del problema un po’ troppo tardi perché da almeno due mesi staimo dicendo che il panorama economico del settore agricolo sta cambiando drasticamente”.

Il premier Manuel Valls promette la revisione dei prezzi all’ingrosso e la riduzione degli oneri fiscali: “Il piano non è ritenuto insufficiente. C‘è un piano di emergenza che è stato accolto da tutte le parti – spiega il Primo ministro – E poi c‘è un piano a medio e lungo termine. Ovviamente tutti si aspettano che parta. Io sono qui per dirvi che interverremo sul mercato nazionale e internazionale”.

La grande distribuzione, secondo l’accusa dei produttori di carne e latte, non sta rispettando l’accordo siglato a metà giugno per rivedere al rialzo i prezzi.

“Gli agricoltori hanno sospeso il blocco qui sulla autostrada A6 a Lione, ma sono ancora insoddisfatti – conclude l’inviata di euronews, Laurence Alexandrowicz – Chiedono alla grande distribuzione di rivedere i prezzi. Hanno stabilito che se non saranno ascoltati, proseguiranno questa forma di protesta nei prossimi giorni e nelle prossime settimane”.

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