Yemen: via ai negoziati, nello scetticismo generale

Possono iniziare, dopo un paio di rinvii, i colloqui di pace per lo Yemen: nella sede ginevrina delle Nazioni Unite sono giunte le delegazioni pronte a impegnarsi in un negoziato che non sarà facile e che è stato preceduto da scambi di accuse e dichiarazioni di scetticismo da tutte le parti in causa.
“Non mi aspetto granché da questi colloqui – ha subito detto il delegato degli Houthi -: al momento l’Arabia Saudita sembra determinata a proseguire questa guerra e l’aggressione allo Yemen, e non ci sono segni di una qualsivoglia intenzione di fermarsi”.
Il governo internazionalmente riconosciuto, oggi rifugiato in Arabia Saudita, non è disponibile ad alcuna tregua, a meno che gli Houthi non si ritirino da tutti i centri di cui hanno preso il controllo. Cosa che i ribelli non faranno.
“Non siamo ottimisti, perché gli Houthi rifiutano sempre di essere ragionevoli, e anche quando accettano qualcosa poi cambiano idea”, ha detto il ministro degli esteri.
Già slittati di un mese, i colloqui erano previsti per ieri ma la delegazione Houthi dice di esser stata bloccata dall’Egitto, alleato dell’Arabia Saudita, che non avrebbe dato il permesso per lo scalo.