Un centinaio i morti accertati, oltre 300 i dispersi, 14 i sopravvissuti. Le autorità ammettono che non ci sono più speranze di trovare altri superstiti
Il relitto della nave da crociera Eastern Star, affondata lunedì nel fiume Yangtze, in Cina, è stato raddrizzato, ma il bilancio della tragedia non è ancora definitivo. Nessun altro superstite è stato ritrovato dopo i primi 14. Circa un centinaio i corpi recuperati, mentre i dispersi sono oltre 300. Le autorità hanno ammesso che ci sono ben poche speranze di ritrovarli in vita.
Zhu Ruming, vicedirettore dell’ente per la navigazione dello Yangtze, riferisce: “Durante le operazioni per raddrizzare l’imbarcazione, i nostri sommozzatori possono trovare corpi delle vittime nelle acque più in profondità. Ma abbiamo trovato anche cadaveri che galleggiavano sulla superficie. In quei casi interrompiamo i lavori per predisporre il trasporto delle salme verso gli edifici preposti.”
I parenti delle vittime si sono riuniti in una piazza di Jianli per deporre candele e pregare. Con loro anche molti altri cittadini, che si sentono colpiti dalla vicenda.
Secondo le prime indagini, la nave sarebbe affondata a causa di un tornado. Il capitano, che si sarebbe messo in salvo senza lanciare un sos, è stato interrogato dalla polizia.