Nepal, le Ong impegnate sul terreno

Abbiamo raggiunto in collegamento telefonico Sarah Blin, dell’ONG Handicap International, che si trova in Nepal.
“In termini di situazione umanitaria, i campi sono ora installati. Sono degli spazi aperti, le tende sono molto precarie. Si tratta di pannelli di plastica sostenuti da canne di bambù. Sfortunatamente oggi è piovuto e le tende si sono incurvate sotto il peso dell’acqua. Non c‘è alcun sistema d’evacuazione, in ogni campo la gestione è differente, quindi è più o meno organizzata. Ci sono molti campi improvvisati lungo le strade. Questo pomeriggio abbiamo visto persone con i piedi nell’acqua sotto teloni di fortuna”.
euronews: Siete state una delle prime Ong a installarvi sul terreno. Scopo della vostra associazione è intervenire dopo le catastrofi, le guerre, per soccorrere i feriti. Qual è il vostro lavoro oggi, come rispondete all’emergenza?
“Il nostro primo intervento è cominciato tre ore dopo il sisma nell’opspedale più vicino ai nostri uffici e ci siamo subito occupati dei traumatizzati. Una volta che il paziente è stato visitato dal chirurgo, c‘è da fare un lavoro di stabilizzazione con uno specifico equipaggiamento che abbiamo in stock e che abbiamo fornito immediatamente. Handicap International si posiziona sui distretti che hanno finora ricevuto scarsi aiuti, soprattutto per questioni di logistica. E speriamo di poter intervenire da domani nelle zone rurali”.