Tunisia sotto choc dopo la strage: si aggrava il bilancio delle vittime

Identificati due autori della strage di ieri a Tunisi: entrambi sono tunisini e almeno uno dei due era già stato segnalato alle forze dell’ordine. Lo ha riferito il primo ministro tunisino Habib Essid, precisando che resta ancora da accertare a quale organizzazione terroristica appartenesse il commando che ha ucciso una ventina di persone nel museo del Bardo.
Nel visitare l’ospedale dove sono ricoverati i feriti, il presidente della Tunisia, Beji Caid Essebsi, ha invitato i suoi connazionali a non cedere alla disperazione. “L’intera società deve mobilitarsi per sconfiggere il terrorismo – ha detto – questa deve essere la nostra priorità”.
Gli assalitori, che indossvano divise militari, hanno inzialmente aperto il fuoco contro un autobus di turisti, rifugiandosi poi all’interno del museo del Bardo e prendendo degli ostaggi. Il loro vero obiettivo avrebbe però potuto essere la vicina sede del Parlamento. Il blitz delle forze dell’ordine è avvenuto dopo circa due ore. Secondo un bilancio aggiornato, le vittime sono 23, di cui 20 turisti stranieri. La Farnesina, correggendo le notizie giunte dalle autorità di Tunisi, ha precisato che due italiani sono morti, altri due feriti, mentre due risultano dispersi.
Una veglia in memoria delle vittime si tiene nel pomeriggio davanti al museo, su appello di una trentina di associazioni, tra le quali il maggiore sindacato del Paese.
Per la Tunisia, che nel 2011 aveva inaugurato la Primavera araba cacciando il presidente Ben Alì, l’attacco di ieri è un duro colpo che avrà ripercussioni anche sul turismo. Secondo il ministero delle finanze, i danni per questa stagione ammonteranno ad almeno 650 milioni di euro.