Berlino: parenti lo avevano rapito per farlo sposare, risarcimento per giovane gay

Berlino: parenti lo avevano rapito per farlo sposare, risarcimento per giovane gay
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Di Alfredo Ranavolo
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Nasser El-Ahmad, tedesco di origine libanese, è ora appena maggiorenne. Circa 450 i matrimoni combinati all'anno nella sola capitale.

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Dice che il padre era arrivato a promettere che gli avrebbe tagliato la gola, Nasser El-Ahmad, tedesco di discendenza libanese. Lo zio che lgli avrebbe dato fuoco. Perché non potevano sopportare che fosse omosessuale.

Queste minacce sono rimaste fuori dal processo, ma è perché avevano rapito il giovane per farlo sposare nel Paese d’origine che i due congiunti e un altro zio sono stati condannati al pagamento di 1.350 euro a testa: lo avevano privato della sua libertà personale e portato via di forza.

“Ora questo capitolo per me è chiuso e inizia una nuova vita. Anzi, è già cominciata. Non voglio reprimere la mia sessualità. Coi miei genitori dovevo farlo, perché era contro il loro onore. Infangavo il loro onore. Non sono uno che si nasconde”.

Ancora minorenne, era affidato ai servizi sociali quando, nel 2012, fu ritrovato a bordo di una vettura al confine tra Romania e Bulgaria, forzato dai parenti, che lo volevano portare, via Turchia, in Libano per farlo sposare.

Sono circa 450 all’anno i matrimoni combinati nella sola Berlino. Nella maggior parte dei casi a essere costrette contro la loro volontà sono solo le ragazze.

La comunità musulmana conta, in Germania, circa 4 milioni di persone.

Un caso come quello di Nasser è carburante per alimentare le rivendicazioni del movimento antislamista Pegida, che settimanalmente tiene le sue proteste nella città di Dresda e sta allargando la sua azione, trovando adepti anche al di fuori dai confini tedeschi.

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