Oscar, per il miglior film straniero la sfida è (soprattutto) est europea

Oscar, per il miglior film straniero la sfida è (soprattutto) est europea
Di Alfredo Ranavolo
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"Leviathan" e "Ida" favoriti nella corsa alla statuetta. Tanti "colossi" e un outsider tra i lungometraggi di animazione.

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Quest’anno l’Italia sarà solo spettatrice, dopo aver conquistato l’anno scorso l’Oscar per il miglior film straniero con “La grande bellezza”.

A giocarsi la statuetta sono l’estone “Mandariinid”,l’argentino “Relatos salvajes” (in Italia “Storie pazzesche”), il franco mauritano “Timbuktu”, il russo “Leviathan” e il polacco “Ida”.

Il film di Paweł Pawlikowski racconta del viaggio della timorata protagonista, prossima a prendere i voti, assieme alla spregiudicata zia Wanda, alla ricerca delle sue origini e della causa della morte dei genitori.

L’est europeo è protagonista assoluto. Anche con “Mandariinid”, del georgiano Zaza Urushadze. Protagonista un uomo anziano, deciso a non abbandonare la sua casa, che si trova in una zona al centro di un conflitto. Destino vorrà che finisca per prendersi cura di due soldati feriti degli opposti schieramenti.

Ancora est con “Leviathan”, già vincitore del Golden Globe e del premio per la sceneggiatura al Festival di Cannes 2014.

“Quando fai un film, non c‘è che un’unica paura: quella di non riuscire a fare il film che vorresti”.

Parole del regista Andrey Zvyagintsev, nonostante il film sia in qualche misura “scomodo” per la Russia putiniana, pur vista dall’estrema periferia di una cittadina nella quale un uomo deve fronteggiare l’arroganza del potere locale.

“Relatos salvajes”, di Damian Szifron, è un collage di disparati episodi, che hanno come comune denominatore un surreale quanto talvolta estremo umore nero.

Al party di presentazione dei candidati a Los Angeles non c’era Abderrahmane Sissako, regista di “Timbuktu”, impegnato alla cerimonia dei Cesar a Parigi.

La sua pellicola è di strettissima attualità: racconta di come la tranquilla vita di una comunità venga sconvolta dall’arrivo dei jihadisti.

Ben più rilassanti i candidati in lizza per il lungometraggio di animazione. Anche se, una volta di più, non chiamateli, almeno non tutti, film riservati a un solo pubblico giovanissimo. Non lo è di certo il marveliano (tratto da un fumetto tra i meno conosciuti) “Big hero 6”, ultima creazione della Disney-Pixar, che si contende la vittoria con “Dragon Trainer 2”, “La storia della principessa splendente”, l’outsider irlandese, cartoon vecchio stile, “Song of the Sea” e l’opera in stop-motion “Boxtrolls – Le scatole magiche”.

Su euronews potrete seguire in diretta il live blog sulla notte degli Oscar.

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