Atene e Troika tornano al tavolo. Spiragli di ottimismo per l'Eurogruppo

Atene e Troika tornano al tavolo. Spiragli di ottimismo per l'Eurogruppo
Di Diego Giuliani
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Lunedì l'incontro in cui tutti confidano per arrivare a un accordo. Da Bruxelles moderato ottimismo

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Atene e Troika tornano a parlarsi dopo i musi lunghi e la fumata nera degli scorsi giorni.

“Verso un accordo ponte” e “Spiragli di compromesso” i titoli con cui i quotidiani greci celebrano la ripresa dei negoziati, a Bruxelles, con i rappresentanti dei creditori internazionali.

Lawmakers of Greece's main opposition party New Democracy to raise leadership issue. http://t.co/ZYCo9HjWSm

— Kathimerini English (@ekathimerini) 13 Febbraio 2015

Stonato però il coro delle voci raccolte in piazza. Se alcune tradiscono l’ottimismo e parlano di un governo greco finalmente capace di imporre in agenda le sue priorità, altre danno spazio al timore che Atene stia invece tirando troppo la corda e che, insistendo con le sue richieste, rischi di isolarsi sulla scena internazionale.

Nella volontà di un rinnovo del programma d’aiuti alla Grecia, finora espressa dai creditori internazionali, sembra tuttavia aprirsi una crepa di possibilismo nei confronti della “transizione verso una nuova fase reclamata da Tsipras”.

Proprio mentre nelle ultime ore l’ottimismo faceva breccia a Bruxelles, la Spagna si profilava a sorpresa come nuovo avversario della Grecia.

Squisitamente retoriche le aperture che arrivano dalla Germania. “Se i nostri amici greci chiedono di porre un termine alla missione della Troika – dice il portavoce del Ministero delle finanze tedesco, Martin Jäger -potremmo anche accettarlo. Ciò non cambierebbe tuttavia la sostanza delle ispezioni che svolgerebbero comunque le tre istituzioni che la compongono”.

Griechenlands Finanzminister @yanisvaroufakis vergleicht das Handeln der Troika mit CIA-Foltermethoden http://t.co/Dehy9kWpbW

— SPIEGEL ONLINE (@SPIEGELONLINE) 13 Febbraio 2015

Al tedesco “Der Spiegel”, il Ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis ha intanto ribadito il paragone dei metodi della Troika sono con le torture della Cia ai detenuti di Guantanamo.

Parole che difficilmente rassereneranno gli animi in vista dell’Eurogruppo di lunedì, in cui Atene e Bruxelles confidano per arrivare a un accordo.

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