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La ferocia talebana sconvolge il mondo: "a Peshawar un crimine vigliacco".

La ferocia talebana sconvolge il mondo: "a Peshawar un crimine vigliacco".
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Di Euronews
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Dall'Onu al parlamento europeo, dagli Stati Uniti all'Italia, passando per il premio Nobel Malala, giovanissima attivista pakistana sfuggita a un attentato talebano due anni fa. Il mondo condanna l'in

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“Un atto di vigliaccheria, prendersela con i bambini che sono in classe a imparare”. Così si è espresso il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon, sull’agguato alla scuola di Peshawar, in Pakistan.

Un dramma piovuto anche sulla plenaria del parlamento europeo.

“Questo crimine – ha affermato in aula a Strasburgo il presidente dell’assemblea Martin Schultz – è abominevole e codardo e ci lascia sbalorditi e senza parole. E mostra ancora una volta la mancanza di umanità dei talebani, quanto sia disumana la loro ideologia, il loro fanatismo senza freni. Ciò che ci sconvolge maggiormente è che non hanno esitato a uccidere dei bambini”.

“Orrore inconcepibile, il mondo reagisca” ha twittato il premier Matteo Renzi.

Bambini, bambini uccisi, bambini uccisi a scuola. Inconcepibile. Il mondo deve reagire all'orrore

— Matteo Renzi (@matteorenzi) 16 Dicembre 2014

Il presidente del consiglio si è soffermato sulla tragedia anche nel corso dei suoi interventi odierni alla Camera e al Senato sul prossimo consiglio europeo. Non senza polemiche, con qualcuno dai banchi dell’opposizione che ha urlato “pensa ai bambini italiani”.

Non si è fatta attendere nemmeno la reazione americana.

“Questo atto di terrorismo – ha detto il segretario di Stato americano John Kerry – indigna e scuote tutte le persone di coscienza e lo condanniamo nella maniera più forte possibile. Chi lo ha compiuto deve essere portato davanti alla giustizia e assicuramo pieno supporto alla gente del Pakistan, in queste ore difficili, e la aiuteremo in ogni modo”.

“Siamo in lutto per questi miei fratelli e sorelle, ma non saremo mai sconfitti” ha detto Malala, la giovanissima attivista pakistana premio Nobel per la pace, sfuggita nel 2012 proprio a un attacco talebano.

"I, along with millions of others around the world, mourn these children, my brothers and sisters – but we will never be defeated." – #Malala

— Malala Fund (@MalalaFund) 16 Dicembre 2014

Ha fatto sentire la sua voce anche l’altro vincitore del premio, Kailash Satyarthi: “i militanti, siano essi talebani o d’altro tipo, che uccidono bambini sono i nemici dell’umanità. Quest’attacco è una macchia sull’umanità”.

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