Gli ufficiali britannici hanno detto che la nave russa è progettata per condurre operazioni di sorveglianza in tempo di pace e sabotaggio in tempo di guerra
La nave spia russa Yantar è stata recentemente individuata ai confini delle acque britanniche, a nord della Scozia, provocando grande allarme a Londra.
Il segretario alla Difesa britannico, John Healey, ha denunciato l’uso di laser contro i piloti della Royal Air Force impegnati nel monitoraggio della nave, sottolineando che il Regno Unito è pronto a rispondere a qualsiasi provocazione.
Capacità e pericoli della flotta russa
La Yantar non è una semplice nave di sorveglianza: fa parte di una flotta progettata per raccogliere informazioni strategiche e condurre sabotaggi sulle infrastrutture sottomarine in caso di conflitto.
Negli ultimi mesi episodi simili in altre zone europee hanno evidenziato le potenzialità disruptive di questa tipologia di unità, aumentando la percezione di rischio per il Regno Unito e i membri della Nato.
Nonostante la nave non abbia violato formalmente le acque territoriali, Londra ha intensificato le operazioni di sorveglianza e aggiornato le regole di ingaggio della Royal Navy. Il monitoraggio costante della Yantar punta a scoraggiarne qualsiasi azione aggressiva, mentre episodi passati hanno già mostrato come la Russia consideri queste manovre un test strategico della prontezza militare britannica.
Risposta industriale e aumento della spesa militare
L’episodio della Yantar è inserito in un contesto di rafforzamento della difesa nazionale. Il Regno Unito ha annunciato la costruzione di nuove fabbriche di munizioni e ha fissato l’obiettivo di portare la spesa militare al 5 per cento del Pil entro il 2035.
L’iniziativa garantisce forniture costanti di esplosivi e materiali bellici, aumentando la resilienza delle forze armate di fronte alle minacce emergenti.
La vicenda evidenzia come le minacce moderne combinino capacità convenzionali, tecnologiche e informatiche. Le infrastrutture critiche, come cavi sottomarini e condutture energetiche, rappresentano obiettivi vulnerabili.
La strategia britannica combina sorveglianza, deterrenza militare, rafforzamento industriale e coordinamento Nato, mostrando come la sicurezza europea debba affrontare minacce ibride in modo multilaterale e coordinato.
L’apparizione della Yantar non è un episodio isolato ma un indicatore della crescente competizione geopolitica in Europa settentrionale.
La Gran Bretagna risponde con una strategia a più livelli, dimostrando che minacce moderne richiedono soluzioni complesse e visibili per garantire stabilità e protezione delle proprie acque territoriali.