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A Giza apre il Gem, il più grande museo di tesori dell’Antico Egitto inclusa la tomba di Tutankhamon

Il GEM esporrà oltre 100.000 reperti, dai tesori della tomba di Tutankhamon alla famosa "barca solare" del faraone Khufu.
Il GEM esporrà oltre 100.000 reperti, dai tesori della tomba di Tutankhamon alla famosa "barca solare" del faraone Khufu. Diritti d'autore  Khaled Elfiqi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Khaled Elfiqi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Rebecca Ann Hughes
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il nuovo museo a poca distanza dalle Piramidi esporrà più di 100mila manufatti, dai tesori della tomba di Tutankhamon alla famosa "barca solare" del faraone Khufu

A Giza, a pochi chilometri dalle Piramidi e dal Cairo, apre questo sabato il monumentale Grand Egyptian Museum (Gem) che diventerà il più grande museo al mondo dedicato a un'unica civiltà: l'antico Egitto.

Il Gem esporrà oltre 100mila manufatti, dai tesori della tomba di Tutankhamon alla famosa "barca solare" del faraone Khufu.

I tesori della tomba di Tutankhamon aperti al pubblico

I visitatori accedono al museo attraverso la Grand Hall e la Grand Staircase, vasti spazi che ospitano imponenti colonne geroglificate e colossali statue di faraoni.

Questi conducono alle gallerie principali, che sono state aperte a 4mila fortunati ammessi nel mese di ottobre. Come previsto, il 1° novembre 2025 il debutto del nuovo museo è stato completato con l'apertura delle gallerie dedicate a Tutankhamon, che custodiscono più di 5mila reperti provenienti dalla sua tomba.

Una delle principali attrazioni sarà appunto l'intero contenuto della tomba intatta del giovane faraone, esposta per la prima volta dal momento della sua scoperta da parte dell'egittologo britannico Howard Carter.

Tra i reperti figurano la spettacolare maschera d'oro, il trono e i carri di Tutankhamon e il colosso di granito di Ramses il Grande, un'imponente statua che accoglie i visitatori all'ingresso della sala principale.

Tuttavia, al GEM mancano alcuni reperti famosissimi tra cui la Stele di Rosetta esposta al British Museum di Londra, lo Zodiaco di Dendera che è al Louvre di Parigi e il busto di Nefertiti conservato al Neues Museum di Berlino.

Egittologi ed egiziani chiedono da tempo la restituzione di questi importanti manufatti e l'apertura del Gem ha riacceso le polemiche.

I visitatori entreranno nel museo attraverso la Grand Hall e la Grand Staircase, vasti spazi che ospitano imponenti colonne geroglificate e colossali statue di faraoni.
I visitatori entreranno nel museo attraverso la Grand Hall e la Grand Staircase, vasti spazi che ospitano imponenti colonne geroglificate e colossali statue di faraoni. Khaled Elfiqi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved

Il pubblico può prenotare la propria visita all'istituzione a partire dal 4 novembre. Il biglietto d'ingresso per i visitatori stranieri adulti sarà di 1.450 sterline egiziane (circa 30 euro).

In totale, il museo disporrà di 22mila metri quadrati di spazio espositivo e sarà anche sede di una delle più ampie strutture di conservazione e ricerca al mondo. Un tunnel sotterraneo collega infatti l'edificio principale a 19 laboratori specializzati dedicati alla salvaguardia del patrimonio dell'Antico Egitto, dai fragili papiri ai frammenti scultorei e ai resti umani.

Il Gem si propone di accogliere fino a cinque milioni di visitatori all'anno. A titolo di confronto, nel 2024 il Louvre di Parigi ha accolto 8,7 milioni di visitatori, il British Museum 6,5 milioni e il Metropolitan Museum of Art di New York 5,7 milioni.

Gli operai dipingono la statua in ferro di 27 metri (89 piedi) "La guardia" dell'artista egiziana Deyaa Awed, che si troverà di fronte ai visitatori provenienti dall'aeroporto
Gli operai dipingono la statua in ferro di 27 metri (89 piedi) "La guardia" dell'artista egiziana Deyaa Awed, che si troverà di fronte ai visitatori provenienti dall'aeroporto Amr Nabil/Copyright 2025 The AP. All rights reserved

Gem di Giza, design audace per mettere insieme storia e innovazione

Il museo si trova sull'altopiano desertico del Nilo, a poche centinaia di metri dalle iconiche piramidi di Giza.

Il sorprendente progetto dell'architetto irlandese Roisin Heneghan, costato oltre 1 miliardo di euro e iniziato nel 2005 con molti rinvii, è un chiaro omaggio alle strutture antiche - triangoli e piramidi sono le forme dominanti - e al tempo stesso rivolge uno sguardo deciso al futuro con l'uso di innovazioni scientifiche e sostenibili.

Per esempio, la costruzione utilizza il cemento armato, un materiale che favorisce la regolazione delle temperature interne, riducendo il ricorso all'aria condizionata.

I giardini circostanti, anch'essi caratterizzati da forme triangolari, sono stati sviluppati in collaborazione con gli architetti paesaggisti West 8 e ispirati alla rigogliosa vegetazione della Valle del Nilo.

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