Un progetto giapponese per conservare i tesori dell'Egitto

Un progetto giapponese per conservare i tesori dell'Egitto
Di Serge Rombi
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Pronto per il 2020, il nuovo Grand Egyptian Museum diventerà una attrazione turistica irresistibile per tutti gli appassionati di cultura e arte egizia. In attesa dell'inaugurazione, abbiamo fatto un giro nel cantiere di fronte alle Piramidi, scoprendo che anche il Giappone ha fatto la sua parte...

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IL CAIRO (EGITTO) - In questo episodio di GLOBAL JAPAN, il collega di Euronews Serge Rombi è venuto ai piedi delle Piramidi vicino al Cairo per scoprire il GEM, il nuovo Grand Egyptian Museum (conosciuto anche come Museo di Giza) ancora in costruzione, e che dovrebbe essere inaugurato nel 2020.

Il Giappone non è solo uno dei principali partner finanziari del museo, ma svolge anche un ruolo chiave nella conservazione e nel restauro dei tesori antichi dell'Egitto che saranno ospitati qui.

Questo è un luogo unico, con circa 100.000 manufatti su 50.000 metri quadrati.
Qui si potrà ammirare per la prima volta nella sua interezza il favoloso tesoro di Tutankhamon scoperto nel 1922.
Tutankhamon, il Faraone che regnò sull'Egitto durante la sua epoca d'oro, più di 3000 anni fa.
Salito al trono a 9 anni, morì prima di compierne 19, nel 1323 a.C.

Nell'attuale Museo Egizio nel centro del Cairo, una scatola, contenente un dipinto murale di 4000 anni, sta per essere trasferita. Sarà portata al nuovo "Conservation Center" del museo in costruzione.
È uno dei 72 pezzi antichi che fanno parte di un progetto gestito da JICA, l'agenzia di cooperazione internazionale giapponese.

Operazioni di carico.

È fondamentale che questo quadro dal valore inestimabile non sia danneggiato.

Specialisti del trasporto giapponesi stanno supervisionando questa delicata operazione. Hanno addestrato i loro colleghi egiziani e fornito loro competenze e strumenti che prima qui non erano disponibili.

Trasporto opere nel traffico del Cairo.

Missione compiuta.
L'opera è arrivata in tutta sicurezza al Centro di Conservazione.

Eccolo, il Conservation Center.

Per la soddisfazione di Tarek Tawfik, il Direttore Generale del Grand Egyptian Museum.

La prima cosa che gli esperti giapponesi hanno fatto era addestrare più di 2.200 persone, in particolare attraverso l'uso di repliche delle opere stesse.
Dal 2016, hanno lavorato insieme ai loro colleghi giapponesi sulle opere d'arte vere.

Alcuni letti e alcuni carri sono alcune delle antichità selezionate. Fanno parte del tesoro di Tutankhamon. Nel laboratorio specializzato nel legno sono stati utilizzati scanner 3D giapponesi, ormai attrezzatura essenziale per gli scienziati.

Al lavoro nel laboratorio specializzato nel legno.

Questo ha permesso di identificare i tipi di legno usati per i diversi pezzi che abbiamo. Tutto ciò, in realtà, ha dato l'idea di creare una biblioteca per elencare i diversi tipi di legno usati nell'antico Egitto.

Il rappresentante di JICA al Cairo, Kei Sakamoto, è convinto che il progetto sarà un grande successo.
Non solo in termini di conservazione dei tesori dell'Egitto, ma anche in relazione agli enormi benefici economici che si prevede di portare al paese, soprattutto attraverso il turismo.

LINK UTILI
Grand Egyptian Museum

Risorse addizionali per questo articolo • EDIZIONE ITALIANA: Cristiano Tassinari

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