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Portogallo: i 38 migranti sbarcati in Algarve saranno rimpatriati

Operazione di salvataggio per i migranti sbarcati in Algarve
Operazione di salvataggio per i migranti sbarcati in Algarve Diritti d'autore  GNR/INSTAGRAM/canva
Diritti d'autore GNR/INSTAGRAM/canva
Di Manuel Ribeiro
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Un giudice portoghese ha deciso il rimpatrio per i 38 migranti sbarcati venerdì in Algarve dopo un viaggio di cinque giorni dal Marocco, durante il quale sarebbero morte quattro persone. I minori restano esclusi dall’espulsione

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I 38 migranti arrivati venerdì su una piccola barca di legno sulle coste dell’Algarve saranno rimpatriati. Lo ha stabilito sabato pomeriggio un giudice del tribunale di Silves.

Secondo la decisione, avranno 20 giorni per lasciare volontariamente il Portogallo, in caso contrario, verranno espulsi con la forza. Fino ad allora, resteranno in custodia in un padiglione a Sagres messo a disposizione dal Comune di Vila do Bispo, adattato per ospitarli. Sul posto è presente una squadra della Gnr, con il supporto della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco.

Dopo l’annuncio della sentenza, il ministro della Presidenza ha elogiato la rapidità della giustizia e l’efficienza delle autorità, ribadendo che “il Portogallo mantiene le sue frontiere marittime sicure”. “Nonostante la vulnerabilità dovuta alla nostra vasta costa, le autorità hanno reagito in modo rapido ed efficace”, ha dichiarato Leitão Amaro da Olhão.

Bambini esclusi dalle udienze

Dei 38 migranti, 25 sono uomini, sei donne e sette bambini, con età comprese tra 12 mesi e 44 anni. I minori e gli adulti che li accompagnano, così come i migranti ancora ricoverati in ospedale, non sono stati ascoltati dal giudice sabato. Gli adulti verranno portati in tribunale entro 48 ore.

I bambini non compariranno davanti al giudice, in quanto protetti da un regime speciale previsto dal diritto internazionale e dalla legge portoghese. “L’ordine di espulsione riguarda solo gli adulti”, ha spiegato Amaro. Il ministro ha inoltre escluso la possibilità di richieste di asilo, invitando a non speculare sulla destinazione finale dei migranti.

Cinque giorni in mare e quattro vittime

Il viaggio, partito dal Marocco, sarebbe durato cinque giorni e avrebbe causato la morte di quattro persone in mare. Un testimone ha raccontato a Observador di aver incontrato una famiglia con un bimbo di un anno appena sbarcata: “Mi hanno chiesto acqua, cibo e tabacco. Una coppia in spiaggia ha dato loro qualcosa da mangiare”.

Dopo l’identificazione e le udienze per tutti gli adulti, il processo di rimpatrio passerà all’Agenzia per l’Integrazione, la Migrazione e l’Asilo (Aima), responsabile della procedura amministrativa, ha ricordato il maggiore della Gnr Ilídio Barreiros.

Risorse addizionali per questo articolo • RTP e SIC NOTÍCIAS

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