Celebrati i funerali di uno dei cinque operai morti a Casteldaccia durante un intervento al sistema fognario. A Milano 172 bare hanno riempito la piazza della Scala. Il sindacato Uil: "Inaccettabile"
Si è riacceso il dibattito sulle morti bianche in Italia dopo che a meno di un mese dall'incidente alla centrale sul lago di Suviana e a due mesi dal crollo nel cantiere di un supermercato a Firenze, cinque operai sono morti lunedì 6 maggio a Casteldaccia, nel Palermitano, durante un intervento di manutenzione al sistema fognario. In Italia nei primi tre mesi del 2024 sono state registrate 191 vittime sul lavoro, lo scorso anno il numero di incidenti mortali ha raggiunto quota 1.041.
"Morire sul lavoro è un segno preoccupante di una società fragile, nella quale non c’è lavoro per tutti e quando c’è, spesso non è dignitoso, è sottopagato, non è rispettoso della dignità umana", ha detto l’arcivescovo di Monreale monsignor Gualtiero Isacchi durante i funerali di Ignazio Giordano, uno delle cinque vittime a Casteldaccia. "Spesso ci vengono riproposti i numeri impressionanti delle morti bianche che aumenta di giorno in giorno: non sono numeri, sono uomini e donne e qualche volta minori traditi da quel lavoro nel quale riponevano speranza", ha aggiunto Isacchi.
A Milano oltre cento bare in piazza contro le morti bianche
Venerdì a Milano i sindacati hanno riempito piazza della Scala, davanti al Comune, con oltre 100 bare di cartone, in rappresentanza dei lavoratori morti in Italia.
La protesta è stata organizzata dalla Uil che ha chiesto al governo di Giorgia Meloni di fare di più per proteggere i lavoratori. Le bare disposte in piazza erano in totale 172, il numero di morti nella regione Lombardia nel 2023. “Oggi è un giorno di rabbia, di angoscia, perché dietro ogni bara che abbiamo deposto qui ci sono nomi e cognomi”, ha spiegato il sindacalista della Uil Enrico Vezza.
“Dall'inizio del 2024 siamo arrivati a 41 persone morte sul lavoro in Lombardia, crediamo che questo sia inaccettabile”, ha aggiunto. La campagna del sindacato si intitola “Zero morti”.
Un cartello al centro della piazza mostrava il numero di decessi di lavoratori morti sul lavoro dal 2018, con un picco di 1.709 nel 2020, quando la pandemia da Covid ha fatto impennare le cifre in Italia.