La variegata collezione di oggetti rimpatriati comprende oggetti preispanici, come Quipus, manufatti litici, sculture Inca, tessuti della cultura Chancay e pezzi di ceramica.
Durante un'importante cerimonia di rimpatrio tenutasi presso il ministero degli Affari Esteri di Lima, il Perù ha accolto il ritorno di oltre ducento beni culturali, inviati da Stati Uniti, Germania, Belgio, Canada e Spagna.
La restituzione di questi tesori culturali è stato attribuita all'impegno collettivo del ministero degli Affari Esteri, del Ministero della Cultura, del ministero dell'Interno, della Procura della Repubblica e dell'Interpol.
"Colgo l'occasione per ringraziare i cittadini e le organizzazioni straniere, tedesche, belghe, canadesi, spagnole e statunitensi, che sono consapevoli dei danni causati dal traffico illecito di beni culturali e sostengono i nostri sforzi per recuperare il nostro patrimonio culturale", ha dichiarato Ignacio Higueras, viceministro degli Affari esteri del Perù, durante la cerimonia.
Quali manufatti sono stati restituiti al Perù
L'ampia collezione rimpatriata comprendeva 198 manufatti archeologici, un pezzo storico-artistico e tre oggetti d'archivio-documentari. Sono 154 i pezzi archeologici che sono stati restituiti volontariamente da cittadini di tutto il mondo, evidenziando un impegno globale per la causa della conservazione culturale.
I restanti 42 oggetti sono stati recuperati grazie a sequestri eseguiti dal Dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti (DHS) e dalla polizia tedesca.
Due sono stati restituiti dal Santa Barbara Museum of Natural History di Los Angeles. Tra gli oggetti preispanici di rilievo vi erano due Quipus e manufatti litici, tra cui teste di clava e sculture della cultura Inca, strumenti e frammenti tessili della cultura Chancay e pezzi di metallo con affiliazione culturale Chimú. La collezione comprendeva anche pezzi di ceramica che rappresentavano gli stili Moche, Nazca, Lambayeque e Inca.