Spagna, per evitare il contagio bisogna stare tutti zitti in bus, treno o metro

Da due mesi, a Barcellona si applica la raccomandazione sanitaria di evitare di parlare sul trasporto pubblico. Una misura adottata anche a La Rioja e alle Baleari.
Da due mesi, a Barcellona si applica la raccomandazione sanitaria di evitare di parlare sul trasporto pubblico. Una misura adottata anche a La Rioja e alle Baleari. Diritti d'autore Cristina Giner
Diritti d'autore Cristina Giner
Di Cristina Giner
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

"Non sarebbe meglio avere treni più frequenti, che chiedere il silenzio ai pendolari?", si domanda un viaggiatore?

PUBBLICITÀ

Niente più bus chiassosi. "Evita hablar", evita di parlare, è la campagna di comunicazione dell'azienda di trasporti pubblici di Barcellona.

La città spagnola è diventata pioniere del "trasporto silenzioso" ai tempi del Covid-19, seguita dalle regioni de La Rioja e dalle Isole.

Tutti in silenzio su tram, bus e metropolitane, quindi, seguendo le raccomandazioni degli esperti sanitari.

María Cruz Minguillón, ricercatrice del Consejo Superior de Investigaciones Científicas, ha spiegato ai media locali che "le persone che gridano o parlano al telefono possono emettere fino a cinquanta volte più particelle" virali.

Il trasporto pubblico non è un focolaio

Studi scientifici europei dimostrano che il trasporto pubblico non sia una fonte di contagio importante, tuttavia crediamo che questa misura possa migliorare le condizioni di salute, spiega a Euronews Isidre Gavin i Valls, segretario per infrastrutture e mobilità della Generalitat de Catalunya.

"Molte persone avevano timore ad utilizzarae il trasporto pubblico perché è difficile mantenervi una distanza di sicurezza. Con questa misura minimizziamo i rischi".

Si tratta solamente di una raccomandazione: il mancato rispetto del silenzio a bordo non comporta alcuna sanzione.

Guardando il video, potete farvi un'idea dell'atmosfera che si respira sul trasporto pubblico quando si è tutti zitti.

A Barcellona, i residenti vedono di buon occhio l'iniziativa, a patto che non ci siano sanzioni per i trasgressori. "Una raccomandazione può essere una cosa buona, ma una proibizione sarebbe troppo", ritiene Xavier Sendra, un pendolare a Barcellona.

Sulla linea ferroviaria Ferrocarril Catalan, dei cartelli verdi all'interno e all'esterno delle carrozze ricordano all'utente di fare "Silenzio". "Treni del silenzio", si legge in un altro avviso.

Altre raccomandazioni includono quella di non mangiare e bere durante il viaggio.

É stata Transports Metropolitans de Barcelona (TMB), società responsabile della gestione della metropolitana e degli autobus di Barcellona, a creare la campagna "Evita di parlare".

Agli utenti viene ricordato di mantenere il silenzio tramite altoparlanti, messaggi sugli schermi e manifesti.

Cosa fare nell'ora di punta

C'è chi si gode il viaggio più tranquillo, senza distrazioni né rumore, ed è ben felice dell'iniziativa. In molti guardano il cellulare, altri leggono o studiano. Chi proprio non può rimanere zitto, parla sottovoce. Ma su alcuni mezzi di trasporto, soprattutto all'ora di punta, è impossibile mantenere la distanza sociale.

"Non sarebbe meglio avere treni più frequenti, che chiedere il silenzio?", si chiede Rubén, che lavora in una casa di riposo e conosce bene i danni devastanti causati dalla pandemia. "Ma non c'è denaro pubblico, quindi dobbiamo assumerci noi la responsabilità".

In assenza di sanzioni, sono gli stessi utenti a censurare chi non si adegua. Sono gli sguardi di disapprovazione rivolti a chi parla a voce troppo alta, o al telefono, a incenerire i viaggiatori.

Ferrocarrils Catalans ha fatto appello alla cooperazione del pubblico e dei cittadini per aiutare l'azienda ad individuare i comportamenti inappropriati.

"Si tratta di un'iniziativa stupida. Nessuno segue veramente questa raccomandazione. Siamo davvero sulla strada sbagliata in termini di libertà e diritti delle persone", dice Javier Garcia.

PUBBLICITÀ

"Tutte queste restrizioni ci stanno colpendo emotivamente", afferma Pilar Thico, che viaggia in compagnia dei suoi due bambini.

Viaggiatori tutto sommato contenti

Secondo Isidre Gavin, gli utenti hanno generalmente preso bene la raccomandazione del silenzio. "Ci si sta cercando di proteggere, le persone l'hanno accettata come forma naturale di prevenzione".

La maggior parte della gente ha paura, e pensa che il trasporto comune sia grande fonte di contagio, quindi preferisce seguire qualsiasi misura che cerchi di minimizzare i rischi.

Julia Gómez, 80 anni, si sente più protetta a viaggiare in silenzio. "Tutto ciò che ci aiuta a prevenire questo virus va bene". Robert, 64 anni, la vede come una "misura molto ragionevole". Anche Leticia, 30 anni, la pensa così. "Molte persone si tolgono la maschera per parlare al telefono o tra di loro. Mi dà molto fastidio quando la gente fa così".

Le autorità ammettono che non ci sono ancora dati che mostrino l'impatto reale o l'efficacia del silenzio imposto ai viaggiatori.

PUBBLICITÀ
Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Trasporto ai tempi del Covid: bici o non bici, questo è il problema

Germania: i lavoratori del trasporto pubblico vogliono un contratto collettivo nazionale

Barcellona: trattenuta nave da crociera con 1.500 passeggeri, 69 boliviani con visti Schengen falsi