Cos'è e come funziona la Corte Suprema britannica e che ruolo ha sulla sospensione del Parlamento

Cos'è e come funziona la Corte Suprema britannica e che ruolo ha sulla sospensione del Parlamento
Diritti d'autore REUTERS/Toby Melville
Di Rachael Kennedy
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Chi sono i togati che devono decidere se la decisione di Boris Johnson è stata legale o meno. Una sentenza che avrà un impatto cruciale sulla Brexit e, di riflesso, anche sulle nostre vite.

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La Corte Suprema britannica è in seduta per la seconda udienza del procedimento sulla legittimità del contestato atto con cui il governo di Boris Johnson ha chiesto e automaticamente ottenuto dalla regina una sospensione prolungata del Parlamento fino al 14 ottobre, nel pieno della crisi sulla Brexit. 

La data del verdetto finale non è stata annunciata, ma non sarà questione di poche ore. 

La Corte Suprema deve riconciliare due verdetti contrapposti: quello dell'Alta Corte di Londra, che si è rifiutata di mettere in questione l'operato del governo dichiarandosi incompetente e respingendo un ricorso di attivisti pro Remain guidati da Gina Miller; e quello dell'Alta Corte di Scozia che al contrario ha bollato in appello come illegale il comportamento del premier, accusandolo d'aver usato in modo improprio un mezzo politico pur legittimo nel Regno come quello della sospensione (prorogation). 

Oggi tocca agli avvocati chiamati ad argomentare a favore delle due sentenze opposte. Domani alle parti terze ammesse, incluso l'ex premier John Major, favorevole al ricorso Miller.

Una sessione della Corte Suprema

Cos'è la Corte Suprema britannica?

Si tratta del più alto grado di giudizio nel Regno Unito e ha l'ultima parola su casi che riguardano l'intera popolazione e sono stati appellati dalle corti di grado inferiore. Siede al di sopra delle tre giurisdizioni di Inghilterra e Galles, Scozia e Irlanda del Nord e tratta sia questioni penali che civili.

Prima del 2009 il più alto tribunale del Regno era istuito presso la Camera dei Lord ma, a partire da quell'anno, c'è stata una netta separazione dei poteri tra i giudici e i membri della camera alta, con conseguente trasloco fisico di edificio dall'altro lato della strada.

La Corte Suprema si riunisce nel cuore della capitale britannica: assieme alla House of Parliament, la basilica di Westminster e il Tesoro è uno dei vertici di un ideale quadrilatero istituzionale. 

Sono 12 in totale i giudici della Corte Suprema, justice (da non confondersi con i judge dei gradi inferiori), ma saranno 11 a decidere sulla legittimità della sospensione del Parlamento chiesta da Boris Johnson. La maggioranza semplice in questo caso sarà quindi di sei membri. 

Presa la decisione, dovranno scrivere una memoria per giustificarla a livello collettivo o, in caso di dissenso rispetto ai colleghi, a livello individuale.

Per diventare un justice, il potenziale candidato deve aver ricoperto un'alta posizione a livello giuridico negli ultimi due anni e aver praticato legge negli ultimi 15.

Brenda Marjorie Hale, Lady Hale of Richmond, è alla guida dell'istituzione dal 2017 dopo aver preso lo scettro da Lord Neubeger of Abbotsbury. Si tratta della prima donna in questa posizione, dopo essere diventata il primo giudice dell'alta corte nel 1994 con un passato accademico invece che di pratica nei tribunali. Non solo: è stata anche la prima giudice di appello, Law Lord, funzione poi confluita dal 2009 nella Corte Suprema.

Il simbolo della Corte Suprema è l'ultima lettera dell'alfabeto greco, l'omega, a significare che è l'ultima risorsa per il cittadino inglese; non solo: l'omega è anche il simbolo della bilancia nello zodiaco, che è metafora universale di giustizia. I fiori che circondano la lettera sono i simboli floreali delle quattro nazioni che costituiscono il Regno Unito. 

Rispetto ad altre Corti Supreme nel mondo non ha il potere di annullare leggi di primo grado, ovvero redatte dal Parlamento, perché le Camere nel sistema inglese sono sovrane: ed è questo anche uno dei motivi per cui il Regno Unito non ha una vera e propria costituzione la quale potrebbe essere stralciata o emendata facilmente da un parlamento successivo. 

Gina Miller, l'attivista che ha portato il caso alla High Court inglese e del Galles

Quali sono i potere della Corte Suprema in questo caso

Il caso della prorogation del Parlamento britannico è abbastanza inusuale per lo stesso Regno Unito come testimoniano le telecamere all'interno della Corte e il fatto che le udienze sono trasmesse in diretta, anche negli schermi posti nel foyer. 

Boris Johnson è stato accusato di aver utilizzato la sospensione delle Camere fino a metà ottobre come mezzo per dare ai deputati dell'opposizione meno tempo per impedirgli di uscire dalla Ue il 31 ottobre prossimo - con o senza accordo. Il primo ministro insiste di aver semplicemente seguito la procedura che vuole che il Parlamento chiuda in vista del discorso della regina, alla quale tocca aprire la nuova sessione parlamentare definendo le priorità del governo.

Gina Miller, la donna d'affari che ha inizialmente portato il caso alla High Court in Inghilterra e Galles, sostiene che la prorogation configuri un "abuso di potere illegale". L'alta corte inglese e del Galles ha respinto questa tesi sostenendo che il caso fosse un fatto puramente "politico", ovvero non una "questione di competenza dei tribunali".

Nelle motivazioni, si legge: "La decisione del primo ministro di prorogare il Parlamento al momento e per la durata scelta e il consiglio dato a Sua Maestà di procedere in tal senso sono questioni di natura politica".

Nel frattempo, la scorsa settimana 75 deputati hanno portato il caso davanti ad una corte scozzese la quale ha rilevato che il caso fosse, di fatto, una questione di competenza dei tribunali. La sentenza: il consiglio che Johnson ha dato alla Regina sulle ragioni per sospendere il Parlamento è stato "illegale". Di conseguenza, la corta ha ritenuto la sospensione dei lavori parlamentari "nulla e priva di effetti".

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Di conseguenza, il governo ha fatto appello alla Corte Suprema, la quale avrà l'ultima parola sulla scottante questione. 

La sentenza si concentrerà su tre aspetti:

  • Se il caso è justiciable, ovvero: se si tratta di una questione di competenza dei tribunali;
  • Se l'appello "è accademico" - o pratico - "date le sedute parlamentari prima dell'uscita del Regno Unito dalla UE".
  • Nell'ipotesi in cui debba essere un tribunale ad esprimersi sul caso, se il consiglio dato da Boris Johnson alla Regina fosse o meno legale-

Se la questione non verrà ritenuta justiciable, oppure se verrà ritenuta tale ma il comportamento di Johnson privo di colpe, la sospensione del Parlamento potrà continuare fino alla data prevista del 14 ottobre. Non è ancora chiaro che cosa accadrà qualora la Corte Suprema si allineasse alla decisione scozzese. 

Il portavoce del primo ministro ha detto la scorsa settimana che il governo obbedirebbe a una sentenza della Corte Suprema. Vedere per credere.

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