I book breaks piacciono soprattutto alle donne tra i 30 e i 50 anni. Vogliono ritagliarsi tempo per sé, senza interruzioni.
Un hotel immerso nella natura, il sole che scalda e un buon libro: per molti viaggiatori è la vacanza ideale.
Negli ultimi tempi i ritiri di lettura che promettono proprio questo hanno visto un boom, diventando una delle grandi tendenze del turismo del benessere di quest’anno.
Non è solo tempo per avanzare in una lista di letture trascurata. Queste esperienze permettono di incontrare viaggiatori affini, dedicarsi alla cura di sé e godersi una disintossicazione digitale.
Le vacanze di lettura sono particolarmente popolari tra le donne tra i 30 e i 50 anni, che cercano di ritagliarsi tempo per sé senza interferenze. Un obiettivo spesso sfuggente per chi concilia maternità, casa e lavoro.
Ritiri di lettura: «Non c’è niente di meglio di un gruppo di lettori entusiasti che si scambiano consigli»
Emma Donaldson dirige Boutique Book Breaks nel Regno Unito. L’ha creata dopo aver visto un vuoto nel mercato per weekend in cui gli ospiti sono «lasciati in pace a leggere, senza faccende domestiche».
La formula vincente, secondo lei, è offrire abbastanza tempo libero, bilanciato da attività organizzate.
«Bisogna garantire tempo e spazio per leggere, ma anche occasioni per ritrovarsi a tavola e parlare di ciò che si sta leggendo e apprezzando», dice.
«Non c’è niente di meglio di un gruppo di lettori entusiasti che si scambiano consigli».
Oggi i ritiri di lettura si trovano in tutto il mondo, e Donaldson dice che la loro popolarità nasce dai millennial che tornano alla lettura per evadere.
«È un’occasione per interagire con persone colte e curiose, aperte ed empatiche», dice. «I ritiri di benessere esistono da tempo, ma la lettura permette di godersi i propri libri al proprio ritmo».
Ritiri di lettura: spazi senza giudizio
Con così tante vacanze di benessere disponibili, i viaggiatori potrebbero chiedersi quali benefici aggiunga il tempo dedicato alla lettura, oltre a spuntare la lista dei libri.
Per Donaldson la lettura favorisce la cura di sé, perché è un «tempo forzato per rallentare e dedicarci a noi stessi».
È forse per questo che i ritiri piacciono molto alle donne tra i 30 e i 40 anni, che spesso mettono i bisogni degli altri davanti ai propri.
«Il denominatore comune sono donne che vogliono ritagliarsi un po’ di tempo per sé e per la propria salute mentale, coltivare un hobby senza sensi di colpa e stare con altre persone entusiaste delle belle storie», dice Donaldson.
Megan Christopher, 34 anni, è la fondatrice di Ladies Who Lit, un club del libro online e un’attività di ritiri letterari rivolti alle donne.
«Credo che ormai siamo abbastanza lontani dal COVID e che tutti desideriamo connessione umana, e credo che, per le donne di oggi, possa essere difficile trovare amiche con cui andare in vacanza, tra impegni o priorità della vita», ha raccontato al sito di prenotazioni di trasporti Omio in una recente intervista.
«Inoltre, credo che le donne apprezzino l’opportunità di non dover prendere decisioni e di avere tutto organizzato. Non capita spesso, e trovarsi in un posto bellissimo senza preoccuparsi di cosa mangiare o di aver lavato i vestiti scolastici dei figli offre una vera possibilità di rilassarsi».
Christopher racconta che spesso, grazie al cambio di ambiente, durante il ritiro affiora un lato diverso degli ospiti.
«Ricordo quando eravamo in Francia e discutevamo di Everything's Fine di Cecilia Rabess: ne nacque un vivace dibattito su razza e politica», dice.
«È stato bellissimo vedere tutti così coinvolti e appassionati, e le donne partecipanti così rispettose, creando uno spazio senza giudizi».
Guinevere de la Mare ha cofondato il Silent Book Club, così chiamato perché ogni giorno i ritiri prevedono un’ora di lettura di gruppo in silenzio.
I ritiri sono aperti a tutti, ma finora de la Mare ha avuto solo ospiti donne. «Le donne portano in un gruppo un livello unico di apertura, grazie alla sicurezza psicologica che deriva dall’uscire, anche solo per un momento, dal patriarcato», afferma.
Ritiri di lettura: dall’Inghilterra rurale alle isole greche
I ritiri di lettura significano anche trascorrere tempo in un posto diverso, in buona compagnia.
«Cerchiamo un equilibrio tra relax ed esperienze autentiche, radicate nel luogo che visitiamo», dice de la Mare.
In Costa Rica il gruppo si è immerso nelle sorgenti termali vulcaniche e ha cavalcato fino a nuotare sotto una cascata. Alle Hawaii gli ospiti hanno partecipato a un laboratorio di creazione di lei, per vivere una pratica culturale locale, e hanno fatto una crociera al tramonto con cocktail su uno yacht d’epoca.
Sia Donaldson sia Christopher hanno ritiri in programma per il 2026.
In primavera Boutique Book Breaks sarà a Burley Manor, nella New Forest, in Inghilterra, con un salotto privato per la lettura, un vasto parco dei cervi e un’orangerie per cene eleganti.
Nel weekend sono previste interviste agli autori, sessioni di biblioterapia e decorazione dei libri.
La prossima estate Ladies Who Lit sarà a Siviglia per leggere su sdraio intorno a una piscina incorniciata da ulivi. E su una barca a vela tra le isole greche, per sfogliare un libro all’ombra della vela o su una spiaggia appartata.