Nel sud-est della Turchia, l'archeologia monumentale incontra la tradizione vivente. Dalla cima del Monte Nemrut alle rive dell'Eufrate, questa regione riflette il mutare del potere, delle credenze e dell'adattamento.
Il Monte Nemrut, nella provincia di Adıyaman, si erge per oltre 2.100 metri e custodisce i resti della tomba-santuario del re Antioco I, costruita nel I secolo a.C. Le sue colossali statue di pietra, orientate in funzione degli eventi celesti, rappresentano una rara fusione tra le tradizioni ellenistiche e persiane.
A sud della montagna, il fiume Eufrate continua a plasmare la vita quotidiana. Dalla costruzione della diga di Atatürk negli anni '80, la pesca e l'agricoltura si sono sviluppate, anche se i villaggi sono stati spostati altrove.
Questa è una regione in cui archeologia e infrastrutture, memoria e sopravvivenza, restano profondamente intrecciate.