La serie di Postcards da Okinawa si conclude con delle cartoline sul suo cibo. La concentrazione di abitanti di oltre 100 anni è qui fra le più alte
La serie di Postcards da Okinawa si conclude con delle cartoline sul suo cibo. La concentrazione di abitanti di oltre 100 anni è qui fra le più alte al mondo e parte del segreto si dice che si nasconda nei piatti.
Il cibo della longevità in pillole
- A Okinawa la concentrazione di abitanti al di sopra dei 100 anni è tra le più elevate al mondo
- Il tradizionale cibo del posto è considerato uno dei segreti di tale longevità
- A differenza di altre zone del Giappone, cibi come sushi e sashimi non occupano un ruolo importante nella dieta locale
- Tra le verdure che i locali annoverano come “cibi della longevità” c‘è il goya, una sorta di melone amaro
- Il goya è spesso utilizzato per una pietanza che si prepara in padella con tofu e carne di maiale
Ad assaggiarli per euronews, c‘è Seamus Kearney: inviato speciale a caccia di sapori (e miracoli?) in orti, mercati e cucine di ristoranti.
“La cucina è qui meno incentrata sul sushi che in altre parti del Giappone – ci dice da un orto, in cui crescono delle verdure simili a cetrioli, ricoperti di un manto di spunzoni -. Si mangiano più che altro maiale e verdure come questa: il celebre ‘goya’, una sorta di melone amaro”.
Goya, tofu e carne di maiale sono i re di tavola e menù nel ristorante di Emiko. Filo rosso dei suoi piatti sono i “cibi della longevità” di cui si nutrono molti degli ultra-centenari del villaggio di Ogimi.
“Ero affascinata da tutte queste verdure e avvertivo il bisogno cheanche le nuove generazioni imparassero a conoscerle – ci racconta, emozionata, Emiko -. Ho aperto questo ristorante per ‘mantenerle in vita’ e per assicurarmi che non finissero nel dimenticatoio”.
Nel salutare Okinawa e lasciamo che Emiko aiuti un suo amico (99enne!) nella raccolta di un piccolo agrume, che si ritiene favorisca la longevità.