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Bevitori cronici a rischio ictus anche in età non avanzata

Un uomo anziano tiene in mano del liquore.
Un uomo anziano tiene in mano una bottiglia di liquore. Diritti d'autore  Canva
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Di Gabriela Galvin
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Secondo un nuovo studio, chi beve molto alcol quotidianamente rischia emorragie cerebrali non solo in età avanzata

Chi consuma molto alcol potrebbe avere ictus gravi dieci anni prima rispetto a chi beve meno, secondo un nuovo studio.

Chi beve regolarmente tre o più alcolici al giorno aveva più probabilità di subire un’emorragia intracerebrale (un tipo di ictus spesso mortale causato da un’emorragia nel cervello) in forma più grave e in età più precoce rispetto a chi beveva meno, secondo lo studio.

Oltre al rischio di ictus, i bevitori cronici mostravano più spesso segni di malattia dei piccoli vasi cerebrali. Si tratta di un danno ai piccoli vasi del cervello che aumenta il rischio di demenza.

"I nostri risultati suggeriscono che il consumo eccessivo di alcol non aumenta solo la gravità di un ictus emorragico, ma potrebbe anche accelerare i danni a lungo termine ai piccoli vasi del cervello", ha dichiarato in un comunicato il dottor Edip Gurol, uno degli autori dello studio e neurologo esperto di ictus all’Università di Harvard.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Neurology, ha incluso 1.600 adulti con età media di 75 anni, ricoverati per emorragia intracerebrale. I ricercatori hanno definito bevitori cronici chi consumava regolarmente tre o più alcolici a settimana.

In media, i bevitori cronici hanno avuto un ictus a 64 anni, contro i 75 anni di chi beveva meno alcol. Le emorragie cerebrali sono risultate anche più estese del 70 per cento, in media.

Gli esami medici hanno mostrato che, al momento del ricovero, chi ha consumato più alcol cronici avevano anche un conteggio piastrinico più basso e una pressione arteriosa più alta. Fattori che possono influire sia sulla gravità dell’ictus sia sul recupero.

Lo studio presenta alcuni limiti: ha analizzato gli esiti dei pazienti in un singolo momento, invece di seguirli nel tempo. Inoltre, i ricercatori non sapevano quanto i partecipanti avessero bevuto nell'arco della vita e le loro abitudini di consumo potrebbero essere state riportate in modo impreciso.

Nonostante ciò, gli autori affermano che ridurre l’assunzione di alcol potrebbe favorire un invecchiamento sano e la salute del cervello.

"Ridurre il consumo eccessivo di alcol può non solo abbassare il rischio di ictus emorragico, ma anche rallentare la progressione della malattia dei piccoli vasi cerebrali e, di conseguenza, ridurre le probabilità di un nuovo ictus, del declino cognitivo e di una disabilità a lungo termine", ha detto Gurol.

"Promuovere cambiamenti nello stile di vita, come smettere di bere, dovrebbe far parte degli sforzi di prevenzione dell’ictus, soprattutto per chi è più a rischio", ha aggiunto.

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