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Andare nello spazio potrebbe accelerare l'invecchiamento

In questa foto fornita dalla NASA, si vedono un cosmonauta e degli astronauti in una navicella SpaceX poco dopo essere atterrati nell'Oceano Pacifico vicino alla California il 9 agosto 2025.
In questa foto fornita dalla NASA, si vedono un cosmonauta e degli astronauti in una navicella SpaceX poco dopo essere atterrati nell'Oceano Pacifico vicino alla California il 9 agosto 2025. Diritti d'autore  Keegan Barber/NASA via AP Photo
Diritti d'autore Keegan Barber/NASA via AP Photo
Di Gabriela Galvin
Pubblicato il
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Un nuovo studio della Nasa condotto nello spazio potrebbe aiutare a capire come affrontare l'invecchiamento sulla Terra e malattie come il cancro

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Andare nello spazio potrebbe accelerare l'invecchiamento biologico, secondo una nuova ricerca della Nasa.

Lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata Cell Stem Cell, ha monitorato i cambiamenti delle cellule staminali umane durante quattro missioni spaziali.

I risultati hanno mostrato che le cellule del sangue hanno perso parte della capacità di produrre nuove cellule sane e hanno iniziato a mostrare danni genetici, entrambi segni di invecchiamento accelerato.

"Lo spazio è il campo di prova definitivo per il corpo umano", ha dichiarato la dottoressa Catriona Jamieson, una delle autrici dello studio e direttrice del Sanford Stem Cell Institute dell'Università della California San Diego, negli Stati Uniti.

Il team di Jamieson ha utilizzato strumenti basati sull'intelligenza artificiale (AI) per monitorare in tempo reale i cambiamenti delle cellule umane inviate in quattro missioni dell'azienda SpaceX, fondata da Elon Musk, sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Sono state utilizzate cellule staminali e progenitrici ematopoietiche (HSPC), responsabili della produzione di cellule del sangue e quindi fondamentali per la salute umana, incluso il funzionamento del sistema immunitario.

Dopo circa 32-45 giorni, le cellule hanno iniziato a perdere la loro capacità di produrre nuove cellule sane, secondo lo studio. Sono diventati più evidenti anche i danni al Dna e altre forme di erosione molecolare.

"Questi risultati sono fondamentali perché dimostrano che i fattori di stress dello spazio, come la microgravità e le radiazioni cosmiche, possono accelerare l'invecchiamento molecolare delle cellule staminali del sangue", ha dichiarato Jamieson in un comunicato.

Quando queste cellule sono tornate sulla Terra e sono state collocate in un ambiente più sano, alcuni dei danni hanno iniziato a regredire.

I risultati sottolineano la necessità di nuove misure per proteggere la salute degli astronauti durante le missioni spaziali prolungate, hanno detto i ricercatori.

I ricercatori ora intendono identificare antidoti medici o genetici che potrebbero proteggere la salute umana da queste trasformazioni.

"Questi studi ci aiutano a capire come proteggere gli astronauti durante le missioni di lungo termine e a intervenire sull'invecchiamento umano e sulle malattie come il cancro qui sulla Terra", ha detto Jamieson.

"Si tratta di conoscenze essenziali per entrare in una nuova era di viaggi spaziali commerciali", ha concluso la dottoressa.

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