Una nuova ricerca pubblicata su The Lancet Public Health smentisce il mito dei 10mila passi quotidiani: bastano circa 7mila per ridurre significativamente il rischio di malattie come demenza, diabete, cancro e problemi cardiaci
È diventato un vero e proprio mantra del benessere: fare passi. Idealmente, 10mila ogni giorno.
Ma quanti ne servono davvero per ottenere benefici concreti per la salute? E cosa fa esattamente la camminata al nostro corpo?
Una nuova ricerca suggerisce che il numero magico potrebbe essere circa 7mila passi al giorno. Raggiungere questa soglia è associato a una riduzione significativa del rischio di vari problemi di salute, tra cui demenza, malattie cardiache, depressione, diabete di tipo 2 e cancro.
Secondo lo studio, pubblicato giovedì sulla rivista The Lancet Public Health, l’impatto varia da una riduzione del 6 per cento del rischio di cancro fino a un calo del 38 per cento del rischio di demenza.
Camminare 7mila passi al giorno è inoltre legato a un rischio inferiore del 28 per cento di cadute, un fattore cruciale soprattutto per gli anziani, per i quali le cadute possono avere conseguenze molto gravi.
Questi risultati “sfatano il mito secondo cui 10mila passi al giorno debbano essere l’obiettivo per una salute ottimale”, ha dichiarato in un comunicato il dottor Daniel Bailey, docente di comportamento sedentario e salute presso la Brunel University di Londra, che non ha preso parte allo studio.
Per chi conosce già i benefici della camminata sul cuore, i risultati potrebbero non stupire. Camminare a passo sostenuto aumenta la frequenza cardiaca, migliora la circolazione, abbassa la pressione sanguigna e può anche favorire la perdita di peso.
Ma questa nuova analisi è la prima a esplorare in modo sistematico come la camminata possa ridurre il rischio di molteplici condizioni di salute, secondo il team di ricerca internazionale.
I benefici del camminare
I ricercatori hanno esaminato i dati di oltre 160mila persone in 31 studi diversi.
Hanno scoperto che anche un’attività moderata - circa 4mila passi al giorno - era associata a migliori risultati di salute rispetto a una vita fortemente sedentaria (circa 2mila passi al giorno).
Più le persone camminavano, migliori erano i loro indicatori di salute, in particolare per chi soffriva di malattie cardiovascolari. Tuttavia, per altri esiti sanitari, i benefici tendevano a stabilizzarsi oltre i 7mila passi al giorno, secondo quanto riportato dallo studio.
“Le implicazioni nella vita reale sono che anche piccoli aumenti dell’attività fisica, come fare mille passi in più al giorno, possono apportare benefici tangibili alla salute”, ha aggiunto Bailey.
Lo studio presenta alcune limitazioni: in particolare, i risultati su cancro e demenza sono meno certi, perché derivano da un numero ridotto di studi. Inoltre, alcuni degli studi inclusi non hanno tenuto pienamente conto di fattori come età o fragilità, che possono influenzare i risultati.
Nonostante ciò, i ricercatori ritengono che le conclusioni possano essere incoraggianti per chi è poco attivo, poiché 7mila passi quotidiani potrebbero rappresentare un obiettivo più realistico rispetto ai tradizionali 10mila.
Anche Steven Harridge, professore di fisiologia umana e applicata al King's College di Londra, non coinvolto nella ricerca, ha accolto positivamente i risultati, pur sottolineando che il conteggio dei passi non dice nulla sull’intensità dell’attività fisica, un altro aspetto importante per la salute complessiva.
Le linee guida internazionali raccomandano agli adulti almeno 150 minuti di attività fisica moderata (come una camminata veloce o una pedalata) alla settimana, oppure 75 minuti di attività intensa.
“Questo studio – ha concluso Harridge – si aggiunge alle evidenze che dimostrano come l’attività fisica sia fondamentale per la salute. Tutto ciò che può incentivare le persone a muoversi di più ha effetti positivi, sia sul piano fisico che mentale”.