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Lotta alla tubercolosi "a rischio" a causa dei tagli agli aiuti internazionali, denuncia l'Oms

Un medico esamina le radiografie del torace in un ospedale del Perù nell'aprile 2020.
Un medico esamina le radiografie del torace in un ospedale del Perù nell'aprile 2020. Diritti d'autore  Rodrigo Abd/AP Photo
Diritti d'autore Rodrigo Abd/AP Photo
Di Gabriela Galvin
Pubblicato il
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Molti Paesi sono a corto di farmaci e di personale specializzato contro la tubercolosi, una malattia infettiva che uccide ancora oltre un milione di persone ogni anno nel mondo. Tra i motivi addotti dall'Oms il taglio dei fondi internazionali, come quello deciso di recente dagli Stati Uniti

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Oltre una ventina di Paesi al mondo è nel pieno di una crisi nella lotta alla tubercolosi (Tb) a causa dei tagli agli aiuti sanitari globali, ha avvertito giovedì l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), in vista della Giornata mondiale contro la tubercolosi che cade il 24 marzo.

Secondo l'Oms i tagli drastici osservati negli ultimi anni hanno messo a rischio i progressi compiuti per debellare la malattia, che è la più letale al mondo tra quelle infettive, creando il rischio di una recrudescenza globale.

La tubercolosi è un'infezione batterica che colpisce principalmente i polmoni, ma può diffondersi anche ad altri organi. Alcune persone che sono infette non sviluppano mai la malattia, che comunque uccide circa 1,25 milioni di persone ogni anno.

Secondo l'Oms, i tagli agli aiuti stanno interessando 27 Paesi soprattutto in Africa, nel Sud-Est asiatico e nel Pacifico occidentale.

Ciò ha provocato conseguenze "devastanti" secondo l'organizzazione con sede a Ginevra, quali la carenza di personale per i servizi anti-Tb, l'interruzione dei programmi diagnostici e la compromissione della sorveglianza epidemiologica della malattia a livello di comunità.

Nove Paesi in particolare stanno lottando per ottenere i farmaci che i pazienti devono assumere ogni giorno per quattro-sei mesi affinché funzionino. L'interruzione anticipata del trattamento può consentire ai batteri della Tb di sviluppare una tolleranza ai farmaci, rendendoli meno efficaci.

Oms, i risultati ottenuti contro la tubercolosi sono "a rischio"

La dichiarazione dell'Oms non cita gli Stati Uniti, ma il suo avvertimento sembra puntare proprio alla chiusura di interi programmi di aiuto e di emergenza voluti dall'amministrazione Trump e la stessa decisione di ritirarsi dall'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite.

Gli Usa sono stati tradizionalmente uno dei maggiori donatori mondiali ai programmi anti-Tb e diventa ora necessario compensare ora la mancanza di quei fondi.

"Gli enormi guadagni ottenuti dal mondo contro la tubercolosi negli ultimi 20 anni sono a rischio, poiché i tagli ai finanziamenti iniziano a compromettere l'accesso ai servizi di prevenzione, screening e trattamento per le persone affette da tubercolosi", ha dichiarato in un comunicato il capo dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Secondo l'Oms, dal 2000 sono state salvate 79 milioni di vite grazie agli sforzi globali per combattere la Tb, ma gli esperti sanitari avvertono da tempo che il batterio sta diventando più resistente agli antibiotici e che i conflitti in Medio Oriente, Africa e Ucraina stanno "aggravando la situazione per le persone più vulnerabili".

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