Covid in Europa, con l'aumento dei casi iniziano le campagne di richiamo del vaccino

FILE - Un membro del personale medico prepara un vaccino Pfizer durante una campagna di vaccinazione COVID-19 a Pamplona, nel nord della Spagna.
FILE - Un membro del personale medico prepara un vaccino Pfizer durante una campagna di vaccinazione COVID-19 a Pamplona, nel nord della Spagna. Diritti d'autore Alvaro Barrientos/AP Photo
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Di Lauren Chadwick
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

I casi di Covid e i ricoveri ospedalieri sono in aumento in Europa: ecco alcuni dei piani di vaccinazione in tutto il continente

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La Francia ha lanciato questa settimana una nuova campagna di vaccinazione contro il Covid, esortando i soggetti vulnerabili a sottoporsi ad un altro richiamo con vaccini aggiornati per affrontare le ultime varianti in circolazione.

Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), i casi sono in aumento in più della metà dei Paesi europei, con un incremento dei ricoveri ospedalieri, dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi in alcuni Paesi, anche se in modo ancora limitato.

Mentre circa il 73% delle persone nei Paesi dell'Ue e dello Spazio economico europeo (See) ha effettuato un ciclo primario di vaccinazione (il regime originale di uno o due vaccini) l'adozione dei richiami è più bassa.

Secondo i dati dell'Ecdc, poco più della metà degli europei ha effettuato il primo richiamo e solo il 14% il secondo.

Ecco una panoramica delle linee guida per la vaccinazione nei Paesi dell'Unione e cosa fare in caso di positività al test nella maggior parte dei Paesi europei.

Chi dovrebbe vaccinarsi contro il coronavirus?

I Paesi europei raccomandano che i soggetti vulnerabili a rischio di sviluppare una forma grave di Covid si sottopongano ad una vaccinazione di richiamo: e alcuni governi hanno anticipato le campagne di vaccinazione invernale, in seguito all'aumento dei casi alla fine della stagione estiva.

L'inizio delle campagne di vaccinazione coincide anche con il rilascio di vaccini aggiornati, che colpiscono le sottovarianti di Omicron come XBB 1.5, che sono diventate dominanti nel continente.

Questi vaccini aggiornati si sono rivelati in grado di proteggere anche da varianti correlate, come EG.5 e BA.2.86.

La Francia ha anticipato la campagna di vaccinazione contro il coronavirus a questa settimana, esortando i soggetti vulnerabili a sottoporsi al richiamo, gratuito e possibile per chiunque desideri riceverlo nel Paese.

È consigliato alle persone di 65 anni e più, a quelle con comorbidità oppure immunocompromesse, alle donne in gravidanza, alle persone che vivono in case di riposo e a quelle che sono a contatto con persone vulnerabili.

L'Istituto Robert Koch raccomanda ora un richiamo annuale della vaccinazione per le persone con un rischio maggiore di sviluppare malattie gravi, come quelle a partire dai 60 anni, i residenti in strutture di assistenza e le persone con comorbidità.

Il mese scorso, il ministro della Salute tedesco, Karl Lauterbach, si è sottoposto ad un nuovo richiamo, nel tentativo di convincere altri a fare lo stesso.

Lisi Niesner/Pool Photo via AP
Germany's Health Minister Karl Lauterbach receives a COVID-19 booster vaccination at the military hospital in Berlin, Germany, Monday, Sept. 18, 2023.Lisi Niesner/Pool Photo via AP

La Spagna ha aggiornato le sue raccomandazioni per la vaccinazione invernale a settembre, esortando le persone con più di 60 anni, i residenti in case di cura, le persone immunocompromesse, le donne in gravidanza e le persone con comorbidità a vaccinarsi contro il Covid e l'influenza.

Anche i Paesi Bassi hanno iniziato a ri-vaccinare i gruppi a rischio: le persone che desiderano vaccinarsi perché vivono con persone a rischio di forme più gravi della malattia possono altresì ricevere il vaccino.

Da aprile, in Polonia sono disponibili cinque dosi di richiamo per le persone a rischio di malattia grave e per gli operatori sanitari.

La Bulgaria ha iniziato la settimana scorsa la sua nuova campagna con i vaccini mirati alla sottovariante Omicron XBB, disponibili per le persone di età superiore ai 12 anni.

La vaccinazione è "fortemente raccomandata" per gli anziani, le persone con malattie croniche, gli individui immunocompromessi, le donne in gravidanza e gli operatori sanitari e delle case di cura, fa sapere il ministero della Salute bulgaro.

Una delle preoccupazioni per la stagione invernale è la co-circolazione del Covid con altre malattie respiratorie come l'influenza e l'Rsv e la possibilità che i tre virus invadano gli ospedali.

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"Nell'ultima stagione invernale, sebbene la Sars-Cov-2 sia circolata a tassi molto più bassi rispetto ai due anni precedenti, il suo impatto è stato accentuato dalla co-circolazione di influenza e Rsv, con il risultato che i servizi sanitari sono stati messi sotto forte pressione - ha dichiarato il mese scorso il direttore dell'Ecdc, Andrea Ammon - nonostante le incertezze sull'evoluzione della stagione 2023/2024, dobbiamo agire subito per ridurre al minimo l'onere previsto per i sistemi sanitari causato dalla co-circolazione dei virus respiratori".

Ammon ha inoltre sottolineato la necessità di vaccinare le persone a rischio di ricovero ospedaliero per il coronavirus.

È ancora necessario isolarsi se si è affetti da Covid?

Da quest'anno i Paesi europei non prevedono più l'isolamento obbligatorio in caso di positività al test.

I Paesi Bassi hanno dichiarato di aver ritirato le regole per i tamponi e l'isolamento a causa dell'"alto livello di immunità nella popolazione olandese e perché poche persone si stanno ammalando gravemente a causa delle varianti attualmente in circolazione".

Il governo raccomanda invece alle persone di usare il "buon senso" e di cercare di rimanere a casa, se sintomatici, o di telelavorare, se possibile.

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Questo fa parte di un nuovo periodo in cui "impariamo a convivere con il virus", ha dichiarato a marzo il ministro della Salute, Ernst Kuipers.

La Germania raccomanda di rimanere a casa se si è malati, ma non richiede l'isolamento o la quarantena, a partire dal luglio di quest'anno. 

La Francia ha una raccomandazione simile dopo un tampone positivo.

"La situazione epidemiologica del Covid non richiede attualmente alcuna misura di protezione dall'infezione ordinata per la popolazione in generale, nel senso di isolare le persone malate e mettere in quarantena le persone con cui si è stati in contatto - ha scritto il ministero della Salute tedesco a Euronews Next - se si manifestano i sintomi di un'infezione respiratoria, come naso che cola, mal di gola o tosse, si raccomanda di rimanere a casa ed evitare i contatti per 3-5 giorni sino a quando i sintomi non saranno migliorati in modo significativo: se necessario, occorre rivolgersi a uno studio medico".

L'Italia ha revocato le ultime restrizioni all'isolamento del Covid in agosto, affermando che la disponibilità di vaccini e farmaci non rendeva più necessario l'autoisolamento obbligatorio.

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Il ministro della Salute italiano, Orazio Schillaci, ha dichiarato che il ministero continuerà a monitorare la situazione del virus e ad adottare nuove misure per contenerlo, ove necessario.

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