Il capo del Pentagono Usa Lloyd Austin ha dichiarato che gli Stati Uniti si aspettano che migliaia di truppe nordcoreane entrino in combattimento contro l'Ucraina "presto". Ma lo Stato Maggiore ucraino ha riferito che i soldati di Pyongyang hanno già partecipato ai combattimenti contro Kiev
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Gli Stati Uniti si aspettano che migliaia di truppe nordcoreane entrino "presto" nei combattimenti contro l'Ucraina, ha dichiarato nel fine settimana il capo del Pentagono.
Lloyd Austin dichiara ritiene che circa 10mila soldati di Pyongyang siano di stanza nella regione russa di confine di Kursk, dove sono attualmente "integrati nelle formazioni russe".
"In base all'addestramento e al modo in cui sono stati integrati nelle formazioni russe, mi aspetto di vederli presto impegnati in combattimento", ha dichiarato Austin ai giornalisti durante uno scalo alle Fiji lunedì.
Per Kiev i nordcoreani sono già scesi in campo a fianco della Russia
Lo Stato Maggiore ucraino afferma che il personale militare nordcoreano ha già partecipato a combattimenti contro le forze di difesa dell'Ucraina.
"Si tratta per lo più di unità militari generali, camuffate da popolazione indigena dell'Estremo Oriente", ha dichiarato il capo di Stato Maggiore delle forze armate dell'Ucraina Anatolii Barhylevych. "Hanno anche i documenti appropriati e sono stati addestrati per condurre operazioni nel settore europeo", ha aggiunto.
La Corea del Sud ha anche detto in precedenza che i soldati nordcoreani nella regione russa di Kursk sono già stati impiegati nei combattimenti, aggiungendo che "il loro dispiegamento sui campi di battaglia è stato completato" a partire dal 13 novembre.
Kiev afferma che Mosca, insieme ai soldati nordcoreani, ha ora ammassato circa 50mila truppe per spingere le forze ucraine fuori dalla Russia dopo l'incursione a sorpresa.
Secondo un rapporto del Finacial times (Ft), la Russia ha anche reclutato centinaia di mercenari dallo Yemen per unirsi all'invasione dell'Ucraina. Il Ft afferma che i suoi giornalisti hanno parlato con le reclute a cui erano stati promessi "lavori lucrativi, alti salari" e persino la cittadinanza russa.
Tuttavia, dopo essere arrivati in Russia con l'aiuto di una società legata agli Houthi, sono stati "introdotti con la forza nell'esercito russo e inviati in prima linea in Ucraina", secondo il rapporto.