Uzbekistan punta sull’intelligenza artificiale: incentivi fiscali, elettricità a basso costo e sostegno alle rinnovabili. La maggior parte dei siti è prevista in Karakalpakstan per costruire l’ecosistema di intelligenza artificiale del Paese entro il 2030.
L’Uzbekistan ha annunciato un maxi pacchetto di incentivi per attirare oltre 85 milioni di euro di investimenti esteri nell’intelligenza artificiale (IA) e nelle infrastrutture per i dati.
Il programma, varato con un decreto presidenziale, punta a trasformare la regione del Karakalpakstan, nell’estremo ovest del Paese, in un polo per grandi centri dati e progetti high-tech, sostenuti da generose agevolazioni fiscali e da interventi infrastrutturali finanziati dal governo.
Gli investitori otterranno consistenti agevolazioni fiscali e accesso a elettricità a basso costo, mentre alle aziende sarà richiesto di investire capitali propri e adottare soluzioni ad alta efficienza energetica, comprese energie rinnovabili e sistemi di accumulo a batteria.
Gli aggiornamenti in corso delle reti in fibra ottica e delle infrastrutture di telecomunicazioni stanno migliorando gradualmente la capacità digitale del Paese, secondo le valutazioni del ministero delle Tecnologie digitali uzbeko e di uno studio dell’UNDP sull’economia digitale dell’Uzbekistan.
Questi sviluppi, uniti a costi operativi relativamente bassi e alla posizione dell’Uzbekistan tra mercati eurasiatici più grandi, rendono il Paese una destinazione potenzialmente conveniente per centri dati e operazioni di calcolo per le aziende che vogliono ampliare la propria presenza geografica.
Perché il Karakalpakstan? Vantaggi energetici e climatici
Il Karakalpakstan è una regione autonoma nel nord-ovest dell’Uzbekistan ed è tra le aree più colpite dalla crisi del Lago d’Aral.
Il Lago d’Aral, un tempo tra i più grandi laghi interni al mondo, ha iniziato a ridursi negli anni Sessanta dopo che vasti progetti di irrigazione hanno deviato i fiumi che lo alimentavano. Con il ritiro delle acque, la regione ha subito importanti cambiamenti ambientali: l’esposizione del vecchio fondale, l’aumento della salinità e tempeste di polvere più frequenti.
La decisione del governo di insediare nella regione progetti high-tech e legati all’IA è vista come un tentativo di compensare queste sfide di lungo periodo, favorendo nuove industrie, attirando investimenti e creando una base economica più resiliente.
Secondo Kamola Sobirova, consigliera del ministro delle Tecnologie digitali, la regione offre una rara combinazione di disponibilità di energia, condizioni climatiche e terreni necessari per infrastrutture di dati e IA su larga scala.
I sistemi di raffreddamento possono pesare fino al 70 per cento dei consumi elettrici di un centro dati, ha sottolineato, e la collocazione della regione nella porzione nord-occidentale della rete elettrica nazionale, dove la produzione supera i consumi di circa il 10-15 per cento, garantisce un approvvigionamento più stabile.
Sebbene i centri dati tradizionali facciano spesso affidamento su grandi volumi d’acqua per il raffreddamento, i progetti previsti nel Karakalpakstan dovrebbero adottare soluzioni di raffreddamento a basso consumo d’acqua o senza acqua, alla luce della scarsità idrica ben documentata della regione e dell’attenzione alle tecnologie ad alta efficienza energetica nei recenti annunci di investimento.
Il clima relativamente fresco dell’area, con una temperatura media annua tra 12 e 14 °C, consente inoltre l’uso di raffreddamento naturale (free cooling), riducendo la dipendenza da sistemi basati sull’acqua.
Secondo Sobirova, l’iniziativa dovrebbe anche favorire lo sviluppo socioeconomico creando lavoro qualificato, attirando investimenti nell’IT e nei servizi digitali e stimolando la crescita di filiere di supporto come logistica, sistemi di raffreddamento e manutenzione delle apparecchiature.
Grazie alla posizione e ai collegamenti di transito, il Karakalpakstan potrebbe inoltre diventare una base per l’esportazione di capacità di calcolo per l’IA, archiviazione cloud e servizi di big data, ha aggiunto Sobirova.
La regione è anche la porta occidentale dell’Uzbekistan verso il Kazakistan e il corridoio transcaspico. Strade e dorsali in fibra ottica attraversano l’area prima di collegarsi alle più ampie reti eurasiatiche.
Selezione e valutazione dei progetti
Le proposte saranno valutate in base alla coerenza con l’agenda di sviluppo nazionale dell’Uzbekistan e con i piani di espansione dell’economia digitale.
La selezione darà priorità ai progetti con forte potenziale di export per servizi di IA e cloud, oltre a piani chiari per formare e impiegare specialisti locali.
Le autorità valuteranno anche il ricorso alle energie rinnovabili, la solidità finanziaria e operativa degli investitori e la loro capacità di garantire operatività affidabile nel lungo periodo.
Sarà considerato anche il potenziale riutilizzo del calore residuo dei centri dati, per esempio a supporto dell’agricoltura in serra, insieme ai contributi alle infrastrutture locali e allo sviluppo della comunità.
L’obiettivo, ha spiegato Sobirova, è che i nuovi impianti diventino parti integrate di un ecosistema tecnologico più ampio, non siti industriali isolati.
Parte di una più ampia strategia sull’IA
Il programma di incentivi rientra nell’ambizione più ampia dell’Uzbekistan di posizionarsi non solo come leader nazionale nelle tecnologie digitali, ma anche come hub regionale per l’IT e l’intelligenza artificiale.
L’Uzbekistan si è classificato al 70° posto su 188 paesi nell’AI Readiness Index 2024 (Indice di preparazione all’IA 2024), guadagnando 17 posizioni rispetto all’anno precedente. Il governo attribuisce i progressi alle riforme politiche e a una maggiore cooperazione con partner tecnologici globali.
Il decreto presidenziale delinea un piano per costruire entro il 2030 un ecosistema completo dell’IA. Prevede l’attrazione di oltre 860 milioni di euro di investimenti esteri, la creazione di più di 10 laboratori di IA con istituzioni accademiche e lo sviluppo di cluster tecnologici che colleghino università, start-up e industria.
La strategia prevede anche l’avvio di oltre 100 progetti basati sull’IA, l’integrazione di energie rinnovabili per ridurre le emissioni e l’ampliamento dell’uso di infrastrutture digitali sostenibili dal punto di vista ambientale.
Entro il 2030, il governo punta a portare le esportazioni di servizi IT a 4,3 miliardi di euro e a rafforzare la posizione competitiva del Paese nel mercato tecnologico globale.