Threads sbarca in Europa: il nuovo social media di Meta che sfida X di Elon Musk

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Image Diritti d'autore Richard Drew/Copyright 2023 The AP.
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Di Michela Morsa
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Approdata mesi fa sugli smartphone di 100 Paesi, è stata lanciata in ritardo nell'Unione europea a causa delle strette regolamentazioni sul digitale e sulle Big Tech di Bruxelles

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Threads sbarca nell'Unione europea. A mesi di distanza dal suo lancio globale in 100 Paesi, il nuovo social media di proprietà di Meta è finalmente approdato oltreoceano. 

"Oggi apriamo Threads ad altri Paesi in Europa. Benvenuti a tutti", ha dichiarato il Ceo Mark Zuckerberg sulla piattaforma, che nella sua prima settimana di vita aveva stupito tutti con il boom di iscrizioni: 100 milioni di persone

L'applicazione è uno spin-off di Instagram, che conta più di due miliardi di utenti in tutto l mondo, e si pone molto esplicitamente in rivalità con X, precedentemente noto come Twitter, dopo l'acquisto del social network da parte di Elon Musk lo scorso anno ha allontanato molti utenti e inserzionisti. 

Meta ha dichiarato che gli utenti dell'Unione europea possono creare un profilo Threads collegandolo direttamente al proprio account Instagram, ma possono anche utilizzare l'app senza accedere per sfogliare, condividere e persino segnalare contenuti, in conformità con le norme europee. Tuttavia, non possono interagire con i contenuti né postare.

A rallentare il lancio di Threads nell'Unione europea, come dichiarato dagli stessi funzionari dell'azienda di Facebook, sono state proprio le strette regolamentazioni introdotte da Bruxelles nei confronti delle Big Tech per proteggere gli utenti online e per stimolare la concorrenza in un settore dominato dai giganti tecnologici statunitensi.

Meta, in particolare, è stata ripetutamente sotto il microscopio normativo dell'Ue, soprattutto per le preoccupazioni relative all'utilizzo dei dati delle persone per offrire pubblicità altamente mirata. 

Nuove funzionalità

L'azienda ha dichiarato di aver aggiunto nuove funzionalità all'app, tra cui un "Following feed", la possibilità di modificare un post, di effettuare ricerche con parole chiave e di taggare gli argomenti.

Il capo di Threads, Adam Mosseri, ha dichiarato che l'anno prossimo l'applicazione estenderà il suo programma di fact-checking.

"Al momento, le valutazioni di Facebook o Instagram appaiono anche su Threads, ma il nostro obiettivo è che i partner per il fact-checking abbiano la possibilità di controllare e valutare la disinformazione sull'app", ha dichiarato su Threads.

Tra le leggi fondamentali dell'Ue c'è il Digital services act, che obbliga i giganti del digitale a controllare meticolosamente i contenuti online, contrastando la misinformazione, la disinformazione e l'incitamento all'odio, pena il rischio di multe salate.

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