Francia, via libera alla legge sugli influencer.

France's new influencer law could mean penalties of two years in prison and fines of €300,000.
France's new influencer law could mean penalties of two years in prison and fines of €300,000. Diritti d'autore Canva
Diritti d'autore Canva
Di Oceane Duboust
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Una legge che regola l’attività degli influencer, ormai le vere e proprie star dei social network. Per evitare abusi e soprattutto per fissare una serie di paletti da non oltrepassare, il Parlamento francese ha approvato la normativa

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Una legge che regola l’attività degli influencer, ormai le vere e proprie star dei social network.

Per evitare abusi e soprattutto per fissare una serie di paletti da non oltrepassare, il Parlamento francese, su proposta bipartisan dei deputati Arthur Delaporte nel Partito Socialista e di Stéphan Vojetta (Ranaissance), ha approvato la normativa.

La legge prevede il divieto per gli influencer di promuovere “prodotti o pratiche pericolose”, come la chirurgia estetica o i prodotti che contengono nicotina, e fissa una serie di misure per regolamentare un mercato che negli ultimi anni è cresciuto rapidamente.

"Possiamo essere orgogliosi di questo accordo senza precedenti", ha detto il relatore Amel Gacquerre, senatore incaricato di presentare il disegno di legge alla camera alta. Intervenendo dopo il voto, Olivia Grégoire, sottosegretario al Commercio, ha elogiato "l'impegno dei parlamentari" e "la qualità del lavoro fatto".

I paletti per l’attività degli influencer

In Francia ci sono circa 150.000 influencer ma le attività svolte da alcuni di loro, specie nel settore dell'influencer marketing, ha sollevato parecchie critiche.

A mettere in allarme il Parlamento francese s era stato un recente studio della Direzione generale della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi e la mobilitazione di alcuni personaggi noti in tutto il Paese, come il rapper Booba, che ha intrapreso una vera e propria crociata digitale contro coloro che ha soprannominato "influ-thieves" - "influvoleurs" in francese - amplificando la questione attraverso la sua campagna sui social media.

Dalla promozione di prodotti pericolosi alle accuse di frode, sono aumentate le richieste di regolamentazione del mercato. E così da mercoledì scorso agli influencer Illan Castronovo e Simon Castaldi è stato ordinato di visualizzare un messaggio della DGCCRF che li metteva in guardia contro alcuni dei loro contenuti.

Molti influencer hanno un pubblico modesto, ma altri sono delle vere celebrità con milioni di follower. Sono in grano di influenzare i comportamenti di consumo, soprattutto tra i giovani. "Gli influencer continueranno a lavorare. Esisteranno sempre ma sapranno che la legge è lì per punirli", ha detto Delaporte. Il testo "tutelerà i consumatori, soprattutto i più giovani", ha aggiunto Vojetta.

Cos prevede la legge per gli influencer?

Il testo propone di definire legalmente gli influencer come "persone fisiche o giuridiche che, a pagamento, usano la loro notorietà per influenzare il loro pubblico e per promuovere beni e servizi online.

La normativa vieta la promozione di determinate pratiche - come la chirurgia estetica o l’astensione dalle terapie, mentre vengono messe nero su bianco le norme per la promozione di diversi dispositivi medici. Le immagini promozionali - di cosmetici, ad esempio - devono indicare se sono state ritoccate o utilizzare un filtro che le renda più attraenti.

Tra le attività vietate alle “star” dei social c’è anche, come dicevamo, la promozione di prodotti contenenti nicotina, le scommesse e il gioco d’azzardo. Proibite anche le immagini di promozione per cosmetici realizzate con ritocchi effettuati grazie a filtri digitali, a meno che questa pratica non venga dichiarata esplicitamente.

Le sanzioni per il mancato rispetto possono arrivare fino a due anni di reclusione e una multa di 300.000 euro.

Diversi senatori hanno sottolineato la necessità di rafforzare in futuro le risorse delle autorità di regolamentazione, comprese quelle della DGCCRF e dell'Autorità per i mercati finanziari.

"Ci sono molti sceriffi e devono avere i mezzi per lavorare correttamente", ha detto Gacquerre. Questo dopo che il mese scorso il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, aveva avvertito che il settore "non poteva essere un Far West".

Anche gli agenti degli influencer saranno regolamentati. Ci sarà un contratto scritto obbligatorio quando gli importi coinvolti superano una certa soglia mentre per molti influencer di successo che operano dall'estero, ad esempio a Dubai, o in altri Paesi al di fuori dell’Unione europea, la Francia chiede nominino al più presto un proprio rappresentante legale per l’Europa, al quale poter fare riferimento in caso di violazioni.

L'obiettivo è quello di creare un fondo per risarcire le potenziali vittime. Dovranno inoltre designare un rappresentante legale nell'Ue. A fine marzo l'Unione delle professioni di influenza e dei creatori di contenuti (Umicc), che da poco ha iniziato a rappresentare le agenzie del settore, ha elogiato "queste proposte come essenziali". 

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