Obesità, giornata mondiale per sensibilizzare (anche contro la stigmatizzazione)

Il 4 marzo ricorre la Giornata mondiale dell'obesità, istituita nel 2015 dalla World obesity federation che ha l'obiettivo di sensibilizzare su un problema in crescita.
Oltre la metà degli europei è in sovrappeso, il che significa che l'Indice di massa corporea è uguale o superiore a 25. Se quest'indice è superirore a 30, parliamo di obesità, stato che interessa un europeo su 5.
Nella grafica, in rosso i Paesi con il tasso d'obesità più alto ( tra gli altri Malta e Ungheria), in giallo dove invece i Paesi meno toccati, tra questi anche l'Italia.
In questa giornata mondiale contro l'obesità, le autorità sanitarie lanciano l'allarme di fronte a un fenomeno che è sempre più grave e che in 20 anni ha visto il numero dei casi raddoppiare.
La pandemia non è stata d'aiuto, come ricorda Hélia Hakimi-Prévot, giornalista esperta di questioni di salute e alimentazione.
"Sotto la pandemia l'obesità è aumentata in modo particolare tra i più giovani che si sono potuti muovere meno. Gli esperti chiedono di dedicare un'attenzione particolare ai bambini in modo che imparino a mangiare correttamente.
A rincarare la dose ci pensa Karina Vychneskaia, chirurgo che si occupa dell'apparato digestivo all'ospedale Ambroise-Paré.
"Bisogna fare attenzione alle bevande gasate e zuccherate, a mangiare senza orari precisi. I bambini in modo particolare hanno la tendenza a mangaire molti dolci fuori dai pasti. Bisogna veramente fare attenzione a un'alimentazione che sia più equilibrata".
Non tramonta l'idea di tassare gli alimenti che contengano troppo sale, troppo zucchero o le bibite gasate.
Un modo come un altro per obbligare l'industria alimentare a convertirsi alla causa.
La World obesity federation vuole inoltre sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sul problema, incoraggiare la prevenzione e combattere discriminazioni, pregiudizi e l’uso di un linguaggio stereotipato e stigmatizzante sulle persone che convivono e combattono l'obesità.
Quest’anno il tema della giornata è ‘Changing Perspectives: Let’s Talk About Obesity’, perché parlare, discutere e condividere è fondamentale per cambiare il modo di pensare, le norme e la situazione attuale.
L'idea è di far collaborare e confrontare itituzioni, mondo medico-scientifico e associazioni pazienti.
In Italia, un sondaggio realizzato da YouGov per quest'occasione indica che gli italiani sono poco consapevoli del problema : solo il 18% conosce la differenza tra obesità e sovrappeso, anche se poi il 47% dei connazionali sovrastima il numero di obesi in Italia (che sono il 20%), l’84% ritiene il problema sia aumentato a causa della pandemia.
L'83% degli italiani rietiene che l’obesità debba essere considerata una malattia. Rispetto ad altri Paesi siamo meno preparati e informati su cosa fare in caso di obesità: il 75% indica un consulto con un nutrizionista come unica soluzione, segue un consulto endocrinologico per il 39%.
Una minore informazione dovuta forse anche al fatto che il problema è meno esteso rispetto a altri Paesi.