Dai batteri sintetici una speranza per il vaccino anti-coronavirus

In collaborazione con The European Commission
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Di Cristina GinerJulian GOMEZ
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I batteri sintetici potrebbero aiutare a prevenire o curare malattie respiratorie infettive come il Covid-19

​​​​​​​​​​​​​​​​I batteri sintetici potrebbero aiutare a prevenire o curare malattie respiratorie infettive come il Covid-19? Gli scienziati europei del Centro di regolazione genomica di Barcellona studiano da anni vaccini sintetici che ora potrebbero aiutare a frenare il coronavirus.

Batteri sintetici contro le malattie respiratorie

I ricercatori di Barcellona hanno studiato, prima negli animali di allevamento e poi negli umani, un tipo di batteri chiamati micoplasmi allo scopo di sviluppare vaccini intelligenti contro le malattie respiratorie. Grazie a metodi di biologia all'avanguardia sono stati sviluppati batteri sintetici. Gli scienziati che partecipano a questo progetto di ricerca europeo sostengono che lo stesso metodo potrebbe essere applicato per sviluppare un vaccino contro il Covid-19, usando le proteine del coronavirus come antigeni. "Una strategia - spiega la biotecnologa María Lluch-Senar - è usare queste proteine virali come vaccini, quelli che chiamiamo 'vaccini ricombinanti', per addestrare il nostro sistema immunitario a produrre anticorpi, così che quando arriva il virus, possano bloccarlo ed eliminarlo. Ma la produzione di queste proteine è un processo molto costoso che richiede molto tempo. E a volte non hai a che fare solo con una proteina del virus, ma con diverse. Quindi non è facile".

I batteri sintetici non patogeni creati qui sono stati progettati per stimolare le risposte del sistema immunitario negli animali d'allevamento. Quando un microrganismo viene ricreato, il linguaggio universale del dna rende possibile trovare ulteriori applicazioni nell'ambito della biologia. In particolare, nell'ambito della ricerca contro il Covid-19, dice Luís Serrano, coordinatore del progetto MycoSynVac: "Adesso l'idea è di fare in modo che le proteine del coronavirus in questi batteri si leghino ai recettori delle cellule polmonari umane impedendo al virus di entrare".

Un alleato insospettabile: il lievito

Trasformare i batteri in alleati del sistema immunitario richiede innanzi tutto nasconderli all'interno del corpo umano o animale. Questo viene fatto sostanzialmente modificando il genoma dei batteri. Per farlo, a Bordeaux un team di scienziati ha usato il lievito. Il microbiologo Yonathan Arfi illustra così la procedura: "Siccome nel Mycoplasma pneumoniae non abbiamo molti strumenti per produrre il genoma modificato, prendiamo del lievito. Nel lievito abbiamo molti strumenti utili che ci consentono di modificare questo genoma. Quindi usando il lievito possiamo rimuovere i geni cattivi e inserire quello che vogliamo tenere. Sostanzialmente il lievito, sotto la nostra guida, costruisce un nuovo genoma per noi, che chiamiamo genoma sintetico, e che fondamentalmente contiene solo le parti buone che vogliamo per il nostro vaccino".

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Per quanto riguarda il Covid-19, gli scienziati pensano che il loro know-how nella biologia sintetica possa produrre risultati significativi nel giro di 18 mesi. Perché, conclude Serrano, "Il Covid resterà. Il Covid non scomparirà. Sarà come un'influenza. Dovremo vaccinarci ogni anno e dovremo avere gli strumenti per combatterlo una volta infettati. E noi potremmo fornire alcuni di questi strumenti".

Le immagini dal drone sono state gentilmente fornite da Biofaction

Journalist • Selene Verri

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