La commissione Affari giuridici ha respinto tutte le richieste delle autorità ungheresi di revoca dell'immunità degli eurodeputati. La decisione finale sarà presa dalla sessione plenaria del Parlamento Ue in ottobre
La Commissione Affari giuridici del Parlamento europeo ha votato martedì contro la revoca dell'immunità parlamentare degli eurodeputati Peter Magyar, Ilaria Salis e Klára Dobrev, tutti accusati dalla magistratura ungherese.
La commissione ha invece votato per la revoca dell'immunità dei deputati polacchi Michał Dworczyk e Daniel Obajtek.
La decisione finale per ciascuno dei cinque eurodeputati sarà ora presa dalla sessione plenaria del Parlamento a Strasburgo, prevista per la seconda settimana di ottobre.
Il caso del leader dell'opposizione ungherese Peter Magyar è controverso, poiché le autorità ungheresi hanno presentato tre richieste di revoca dell'immunità, una per presunto furto e due per diffamazione.
La prima riguardava le accuse secondo cui Magyar avrebbe gettato il telefono di un uomo nel fiume Danubio dopo aver litigato con una persona che lo stava filmando in un nightclub di Budapest.
Il relatore di questo caso, l'eurodeputato socialista polacco Krzysztof Śmiszek, ha redatto una relazione con l'obiettivo di confermare l'immunità, approvata poi dalla commissione.
Le altre due relazioni, redatte dall'europarlamentare conservatore polacco Dominik Tarczyński e dall'europarlamentare francese di estrema destra Pascale Piera, suggerivano di revocare l'immunità di Magyar, ma la commissione non era d'accordo.
Anche il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha reagito al voto. "Oggi a Bruxelles è emerso chiaramente che il leader dell'opposizione è un uomo di Bruxelles. E vuole diventare governatore qui nel suo Paese", ha scritto in un post su Facebook.
Salis: "Ottimo segnale, fiducia nei miei colleghi della Plenaria"
Secondo diverse fonti parlamentari, il voto più serrato ha riguardato la richiesta di revoca dell'immunità di Ilaria Salis.
Legislatrice italiana di sinistra, Salis è accusata in Ungheria di aggressione e di aver picchiato due militanti di estrema destra.
"È stato un ottimo segnale. Confido molto nei miei colleghi per il voto della Plenaria", ha dichiarato l'eurodeputata Salis ai giornalisti dopo il voto.
Ha detto di non voler sfuggire alla giustizia, ma chiede che il suo caso venga esaminato in Italia, per evitare quella che considera una "persecuzione" da parte delle autorità ungheresi.
Il relatore Adrián Vázquez Lázara, eurodeputato spagnolo del Partito popolare europeo, ha chiesto di accettare la revoca dell'immunità di Salis, ma i suoi colleghi hanno votato per respingere la relazione.
La votazione si è svolta in segreto e il risultato non è stato rivelato, ma diverse fonti hanno riferito a Euronews che l'immunità di Salis è stata mantenuta con 13 voti contro 12.
"È stata una decisione politica, non basata sulle regole del Parlamento", ha dichiarato Vázquez Lázara a Euronews dopo il voto, aggiungendo: "Se la richiesta di revoca dell'immunità verrà definitivamente respinta, le autorità ungheresi potranno ricorrere alla Corte di giustizia dell'Ue e probabilmente vinceranno".
Le relazioni per la revoca dell'immunità degli eurodeputati polacchi conservatori Michał Dworczyk e Daniel Obajtek, entrambi redatti dall'eurodeputato francese dei Verdi David Cormand, sono stati approvati, secondo diverse fonti della commissione giuridica.