La stagione di coppe europee è alle spalle dopo il primo trionfo in Champions League del Paris Saint-Germain. Le squadre si preparano al nuovo Mondiale per Club a metà giugno, ma quest'annata rimane nella storia della competizione per i tanti record
Il trionfo del Psg in Champions League ha chiuso una stagione calcistica incredibile in Europa, con la vittoria finale e una serie di record.
La squadra di Luis Enrique ha sconfitto l'Inter per 5-0 nella finale di Monaco di Baviera, facendo registrare lo scarto più ampio di sempre in una finale di Champions e completando un tris di titoli in stagione dopo la coppa di Lega e la supercoppa francese.
Solo l'Ajax rifilò una sconfitta più netta, al Milan battuto per 6-0, nella finale di Supercoppa Uefa del 1974.
La vittoria del Psg ha chiuso anche un'attesa molto lunga per la squadra parigina, che detiene il record di anni trascorsi tra la prima partecipazione alla manifestazione e la vittoria finale: ben 31, secondo i dati analizzati da AceOdds.com.
La squadra è diventata anche l'unica ad avere sette marcatori diversi in una singola partita di Champions League, dopo la vittoria per 7-0 sul Brest del 19 febbraio: Barcola, Kvaratskhelia, Vitinha, Doué, Mendes, Ramos e Mayulu.
Un record anche per l'Inter: la più lunga striscia senza subire gol
La sconfitta netta dell'Inter non deve però fare passare in secondo piano la straordinaria corsa della squadra italiana verso la finale.
Fedeli alla grande tradizione difensiva italiana, i nerazzurri hanno stabilito un record incredibile: 539 minuti senza subire gol dall'inizio del torneo, nonostante abbiano giocato contro avversari di prim'ordine come Manchester City e Arsenal.
Il precedente record era detenuto dal Manchester United, che aveva tenuto a secco le squadre avversarie per 481 minuti nella stagione 2010-11, quando arrivò in finale.
Barcellona: Yamal e Raphinha nella storia della Champions
Anche se il Barcellona non è arrivato in finale, molti dei suoi giocatori hanno battuto dei record individuali.
A cominciare da Raphinha, il 28enne brasiliano ha eguagliato il record di Cristiano Ronaldo del 2014 per il maggior numero di giocate decisive in una singola stagione di Champions League: 22 in totale, grazie a 13 gol e 9 assist.
Non è stato l'unico record individuale stabilito dai catalani. Descritto come uno degli avversari più difficili da affrontare da diversi giocatori, Lamine Yamal è diventato il calciatore più giovane ad avere mai segnato in una semifinale di Champions League, a soli 17 anni, contro l'Inter.
Questo record supera quello precedente di Kylian Mbappe, stabilito all'età di 18 anni quando segnò per il Monaco nella stagione 2016-17.
Nuovi record anche per Real Madrid e Bayern Monaco
Anche Bayern Monaco e Real Madrid hanno stabilito dei record questa stagione di Champions League.
Tra i tedeschi Thomas Müller ha portato a 163 il record di presenze con un singolo club nell'era della Champions League, che ha sostituito dal 1992 la vecchia Coppa dei Campioni.
Harry Kane è diventato invece il primo giocatore a segnare tre rigori in una partita, quella di settembre contro la Dinamo Zagabria.
Per quanto riguarda il numero di partecipazioni alla competizione, il Real Madrid ha battuto il suo record di 28 stagioni consecutive alla Champions e di altrettanti passaggi agli ottavi, allungando così la striscia di qualificazione dopo la fase a gironi, che quest'anno ha vissuto anche la novità del girone unico a 36 squadre.
Allo stesso modo l'ormai ex allenatore delle Merengues, Carlo Ancelotti, ora alla guida della nazionale del Brasile, ha portato a 218 il suo record di presenze da allenatore nella manifestazione e ha ulteriormente incrementato il suo record di vittorie, raggiungendo quota 124.
D'altra parte, Girona e Feyenoord hanno battuto il record del maggior numero di autogol in una singola stagione di Champions League, con quattro ciascuno, superando il precedente record di tre autogol del Fenerbahçe nella stagione 2007-2008.
Allo stesso tempo, il difensore austriaco del Feynoord, Gernot Trauner, è diventato il primo giocatore a segnare due autogol in una singola partita di Champions League, nella sconfitta per 6-1 contro il Lille a gennaio.