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Elezioni Portogallo, l'ex ministro Rangel: "Ad non farà alcuna coalizione di governo con Chega"

Paulo Rangel
Paulo Rangel Diritti d'autore  AP Photo
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Di Diana Rosa Rodrigues & Euronews
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In un'intervista rilasciata a Euronews, l'ex ministro degli Esteri ha confermato che Alleanza democratica non si alleerà formalmente con Chega e cercherà di negoziare con i partiti in Parlamento "dossier per dossier"

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Il ministro degli Esteri portoghese uscente Paulo Rangel ha dichiarato a Euronews che Alleanza democratica non farà una coalizione di governo con il partito di estrema destra Chega, in un'intervista in un programma speciale sui risultati delle tre elezioni che si sono svolte domenica - legislative in Portogallo, secondo turno presidenziale in Romania e primo turno in Polonia.

"Devo dire che è stato molto chiaro durante la campagna elettorale, e anche l'anno scorso, che Ad non farà alcuna coalizione di governo con Chega. Questo è abbastanza chiaro. Quindi dobbiamo negoziare ogni singolo dossier", ha dichiarato Rangel a Euronews.

Paulo Rangel afferma che la coalizione di centrodestra ha visto il suo mandato rinnovato e persino rafforzato in queste elezioni, garantendo che il nuovo governo sarà disponibile al dialogo con tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento.

"Siamo felici perché la nostra maggioranza si è rafforzata. Sappiamo che, come è successo l'anno scorso, non esiste una maggioranza assoluta, né con il nostro partito, né con i liberali. E stabiliremo, come abbiamo fatto l'anno scorso, un programma che possa essere approvato in Parlamento in un negoziato, in un intenso dibattito con le altre forze politiche", ha spiegato.

"Questo è possibile. Siamo aperti a parlare con tutti in Parlamento. Non è una novità. È successo negli ultimi undici mesi", ha sottolineato.

Tre elezioni in tre anni rivelano un Paese immerso nell'instabilità politica, ma Rangel ritiene che non ci saranno ostacoli alla formazione di un nuovo esecutivo, guidato sempre da Luís Montenegro.

"Penso che i risultati siano così chiari nel dare al nostro partito un mandato per formare un governo che sarebbe molto strano, persino politicamente inaccettabile, se non riuscissimo a farlo", ha detto.

A Luís Montenegro, invece, è stato chiesto se il "no è no" a Chega fosse ancora valido, quando ha reagito domenica sera ai risultati elettorali, e ha scelto di rispondere con "sì è sì al Portogallo".

Senza una maggioranza assoluta e non essendo riuscita a trovarne una nemmeno con Iniziativa Liberale, Ad potrebbe dover trovare nuovi partner in Parlamento per far passare le leggi e il programma di governo.

Con una vittoria innegabile e la possibilità di diventare la seconda forza politica del Paese, Chega potrebbe essere considerato un possibile alleato, cosa che Paulo Rangel rifiuta, almeno a livello di coalizione formale di governo.

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