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Portogallo: coalizione di centrodestra vince elezioni, leader Socialista annuncia dimissioni

Il primo ministro in carica e leader del centro-destra si rivolge ai suoi sostenitori dopo le elezioni generali in Portogallo, a Lisbona, 19 maggio 2025
Il primo ministro in carica e leader del centro-destra si rivolge ai suoi sostenitori dopo le elezioni generali in Portogallo, a Lisbona, 19 maggio 2025 Diritti d'autore  Armando Franca/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Armando Franca/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il Partito Socialista subisce una pesante sconfitta, mentre Chega cresce e potrebbe superare i socialisti nei seggi. L’Iniciativa Liberal guadagna terreno ma non basta per una maggioranza stabile

L'Alleanza Democratica (Ad), coalizione di centro-destra in carica in Portogallo, ha vinto le terze elezioni generali anticipate del Paese in tre anni, ma ancora una volta è rimasta ben lontana dalla maggioranza, con i socialisti, che hanno ottenuto risultati deludenti, rimasti a contendersi il secondo posto con il partito di estrema destra Chega, che ha ottenuto un record di consensi, ottenendo il 22,56 per cento dei voti.

Con il 99 per cento delle schede scritinate, l'Ad - guidata dal primo ministro Luís Montenegro - ha ottenuto il 32,72 per cento dei voti e 89 seggi nell'assemblea legislativa portoghese, composta da 230 seggi, ben al di sotto dei 116 necessari per ottenere la maggioranza.

Il Partito Socialista (Ps) ha ottenuto il 23,38 per cento delle preferenze, incalzato da Chega con il 22,56 per cento. Entrambi i partiti avranno 58 seggi in Parlamento. Il leader del partito Pedro Nuno Santos ha rassegnato le dimissioni dopo la sconfitta: il risultato è il peggiore ottenuto dal 1987.

Nonostante non abbia ottenuto la maggioranza, Montenegro ha dichiarato lunedì mattina a una folla di sostenitori di avere ricevuto dai portoghesi un mandato chiaro e rafforzato per governare. "Il popolo vuole questo governo e questo primo ministro", ha commentato. Montenegro ha aggiunto che il Partito Socialista apparentemente non era intenzionato a negoziare alcun accordo a larga maggioranza e che manterrà la promessa di non stringere accordi con Chega. "Lasciateci lavorare", ha aggiunto.

Attesa per il conteggio dei voti dall'estero

Il leader di Chega, André Ventura, ha affermato che l'impressionante risultato del suo partito alle urne - ben superiore al 18 per cento dei voti ottenuto l'ultima volta - ha posto fine a 50 anni di governi conservatori e socialisti e "ha ucciso il bipartitismo in Portogallo". "Non abbiamo vinto queste elezioni, ma abbiamo fatto la storia", ha precisato in una sala gremita di sostenitori esultanti, aggiungendo di credere che il suo partito arriverà comunque secondo.

I voti dall'estero, che saranno conteggiati nei prossimi giorni, potrebbero ancora portare Chega al secondo posto: in tal caso, i socialisti sarebbero il terzo partito del Paese per la prima volta in quasi 40 anni.

Anche Iniciativa Liberal (5,53 per cento) ha registrato una crescita, guadagnando un seggio per un totale di nove deputati, nonostante non sia sufficiente per raggiungere la maggioranza con Ad. Livre (4,20 per cento) è passato da quattro a sei seggi.

Le altre forze di sinistra sono invece uscite sconfitte, sia la Cdu (3,03 per cento) che il Bloco de Esquerda (2 per cento) hanno perso voti e seggi: i comunisti sono passati da quattro a tre deputati, mentre il Bloco ha subito un crollo più marcato, da cinque a uno.

Pan (1,36 per cento), pur perdendo oltre 45 mila voti, ha mantenuto la sua unica deputata, Inês de Sousa Real. Anche il partito Juntos Pelo Povo (0,34 per cento) ha ottenuto un seggio, diventando il primo partito regionale a entrare nel parlamento nazionale. Il Jpp, con sede a Madeira e un incremento di quasi mille voti, ha eletto Filipe Sousa, sindaco di Santa Cruz.

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