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Polonia: "C'è la Russia dietro l'attacco incendiario al centro commerciale di Varsavia"

La polizia cammina accanto a una recinzione temporanea eretta per bloccare l'accesso a un centro commerciale incendiato a Varsavia, Polonia, 15 maggio 2024.
La polizia cammina accanto a una recinzione temporanea eretta per bloccare l'accesso a un centro commerciale incendiato a Varsavia, Polonia, 15 maggio 2024. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Estelle Nilsson-Julien
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il ministro degli Esteri polacco Radosław Sikorski ha dichiarato che, in risposta, il Paese chiuderà il consolato russo a Cracovia

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Varsavia accusa Mosca di essere responsabile dell'incendio che lo scorso maggio ha completamente distrutto il centro commerciale Marywilska, nella periferia nord della capitale polacca. A lanciare l'accusa è il primo ministro Donald Tusk, che su X ha affermato: "Ora sappiamo con certezza che il grande rogo del centro commerciale Marywilska di Varsavia è stato causato da un incendio doloso ordinato dai servizi speciali russi".

Secondo Tusk, alcune persone coinvolte sono già state arrestate, mentre altre sono state identificate. "Vi prenderemo tutti!", ha promesso il premier polacco. Mosca, in passato, ha sempre negato il coinvolgimento in atti di sabotaggio e incendi dolosi compiuti in territorio europeo. Ma questa volta, secondo le autorità di Varsavia, le prove sono chiare.

L’incendio, scoppiato il 12 maggio 2024, ha raso al suolo oltre 1.400 attività commerciali, molte delle quali gestite da membri della comunità vietnamita.

In un comunicato congiunto diffuso domenica, i ministeri polacchi della Giustizia e degli Interni hanno dichiarato che l’attacco è stato “organizzato e diretto da una persona specifica residente nella Federazione Russa”. Hanno inoltre confermato che le indagini si sono svolte in coordinamento con la Lituania, dove alcuni degli individui coinvolti avrebbero compiuto “atti di diversione” simili.

Nel frattempo, il ministro degli Esteri polacco Radosław Sikorski ha annunciato la chiusura del consolato russo a Cracovia. “Alla luce delle prove che i servizi speciali russi sono responsabili dell’odioso sabotaggio contro il centro commerciale di via Marywilska, ho deciso di revocare il consenso al funzionamento del consolato della Federazione Russa”, ha dichiarato.

Immediata la replica di Mosca: la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova ha accusato la Polonia di voler “deliberatamente distruggere le relazioni bilaterali” e ha promesso una “risposta adeguata” alle azioni di Varsavia.

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