L'annuncio segna un cambiamento significativo nell'approccio di Washington e arriva dopo mesi di stallo degli sforzi diplomatici per far sì che Kiev e Mosca accettino un accordo per terminare la guerra in Ucraina
Gli Stati Uniti affermano che rimarranno impegnati negli sforzi di pace in Ucraina, ma intendono ridimensionare il loro ruolo di mediatori. Lo ha dichiarato il dipartimento di Stato Usa.
"Non voleremo in giro per il mondo per mediare gli incontri; questo è il momento in cui le due parti devono presentare e sviluppare idee concrete su come porre fine al conflitto", ha detto ai giornalisti la portavoce Tammy Bruce.
L'annuncio segna un cambiamento significativo nell'approccio di Washington alla guerra in ucraina e arriva dopo mesi di stallo degli sforzi diplomatici per convincere Kiev e Mosca a trovare un accordo per porre fine a conflitto.
Ad aprile, il Segretario di Stato Usa Marco Rubio ha dichiarato che Washington è pronta ad "abbandonare" gli sforzi per il cessate il fuoco se non si dovessero registrare progressi in tempi brevi.
Dopo i tentativi falliti di concordare un cessate il fuoco duraturo portati avanti dall'amministrazione Trump negli ultimi mesi, Rubio ha detto che gli Usa intendono decidere "entro pochi giorni se l'obiettivo è realisticamente raggiungibile o meno entro le prossime settimane".
La svolta suggerisce anche che cresce la frustrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la mancanza di progressi, dopo aver assicurato durante la campagna elettorale di poter porre fine alla guerra in un giorno.
Se una delle due parti rende le cose molto difficili, diremo semplicemente: "Siete sciocchi, siete dei pazzi, siete delle persone orribili" e faremo un passo indietro", ha detto Trump il 18 aprile.
L'1 maggio il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance è sembrato confermare l'insoddisfazione di Trump nei confronti del processo di pace, affermando in un'intervista a Fox News che è improbabile che la guerra finisca "presto".
Ora che ogni parte sa quali sono le condizioni di pace dell'altra, "spetta ai russi e agli ucraini. Sta a loro trovare un accordo e porre fine a questo brutale, brutale conflitto", ha dichiarato il vicepresidente Usa.
Intensificazione degli sforzi diplomatici
Gli Stati Uniti hanno intensificato gli sforzi diplomatici all'inizio dell'anno, negoziando proposte per un cessate il fuoco di 30 giorni e tregue parziali volte a fermare gli attacchi alle infrastrutture energetiche civili.
Gli Stati Uniti hanno anche tenuto colloqui con funzionari russi in Arabia Saudita, suscitando la reazione di Kiev e dei suoi alleati europei.
Mosca ha finora bloccato o respinto tutte le proposte, e le forze russe hanno intensificato gli attacchi in tutta l'Ucraina.
Una raffica di raid su Kiev il 24 aprile hanno ucciso almeno 12 persone, provocando un rimprovero senza precedenti da parte di Trump al presidente russo Vladimir Putin.
"Non sono contento degli attacchi russi a Kiev. Non sono necessari e hanno un pessimo tempismo. Vladimir, fermati! 5mila soldati a settimana stanno morendo", ha dichiarato Trump in un post sulla sua piattaforma social Truth.
"Facciamo in modo che l'accordo di pace sia concluso", ha continuato Trump.
Kiev ha accettato i piani di cessate il fuoco sostenuti dagli Stati Uniti e continua a chiedere una cessazione incondizionata delle ostilità. Tuttavia, ha ripetutamente avvertito che i progressi ritardati da parte di Mosca sono una tattica per prendere tempo.